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Un richiamo a Love Letter
Quando si parla di cinema giapponese, è impossibile non menzionare Love Letter di Shunji Iwai, un film che ha segnato un’epoca e ha influenzato generazioni di cineasti. April come she will, opera prima di Tomokazu Yamada, si presenta come un omaggio a questo classico, cercando di replicarne la struttura epistolare e il tono malinconico. Tuttavia, il film si perde nei meandri di una narrazione che, pur cercando di evocare emozioni profonde, risulta spesso superficiale e poco incisiva.
Trama e personaggi
Il protagonista, Shun Fujishiro, interpretato da Takeru Satoh, è un psichiatra che si trova a fronteggiare una crisi personale quando la sua promessa sposa, Yayoi (Masami Nagasawa), scompare misteriosamente. Questo evento lo costringe a rivivere i ricordi del suo amore giovanile, Haru (Nana Mori), il cui ritorno nella sua vita riaccende antiche ferite. La narrazione si sviluppa attraverso flashback e lettere, un espediente narrativo che mira a rendere tangibile la lotta interiore del protagonista.
La ricerca di significato
Il film affronta il tema della memoria come strumento di connessione tra i protagonisti, ma, a differenza di Love Letter, non riesce a dare profondità ai personaggi. Le loro crisi esistenziali rimangono in superficie, mancando di quella complessità emotiva che caratterizza le opere di Iwai. Yamada sembra avere difficoltà a gestire il triangolo amoroso, lasciando alcuni protagonisti in secondo piano, il che rende difficile per il pubblico empatizzare con le loro storie.
Il rischio di emulazione
Replicare lo stile di un grande regista comporta sempre il rischio di cadere nell’astratto. Yamada, pur mostrando una chiara ammirazione per Iwai, non riesce a tradurre questa ispirazione in una narrazione coerente. Il risultato è un film che, pur avendo momenti di bellezza visiva e poetica, non riesce a coinvolgere emotivamente lo spettatore. Questo è un problema comune tra i film che cercano di imitare le opere di grandi maestri, ma senza la necessaria originalità e profondità.
Conclusioni sulla pellicola
In definitiva, April come she will si presenta come un tentativo di esplorare l’alienazione e il dolore dell’amore perduto attraverso un linguaggio visivo evocativo e una narrazione epistolare. Tuttavia, la sua incapacità di approfondire i sentimenti dei personaggi e la superficialità della scrittura lo rendono un’opera che, purtroppo, non riesce a lasciare il segno. Il film è una testimonianza di quanto sia difficile emulare l’eccellenza e il carisma di un classico senza cadere nella trappola dell’imitazione.
Informazioni sul film
- Titolo originale: Shigatsu ni Nareba Kanojo wa
- Regia: Tomokazu Yamada
- Interpreti: Takeru Satoh, Masami Nagasawa, Nana Mori e altri
- Distribuzione: Adler Entertainment
- Durata: 108 minuti
- Origine: Giappone, 2024