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La scomparsa di David Thomas
David Thomas, storica voce dei Pere Ubu, è venuto a mancare ieri all’età di 71 anni, segnando una perdita incolmabile nel panorama musicale post-punk. La band ha comunicato che Thomas è deceduto a Brighton & Hove, circondato dall’affetto della sua famiglia. Durante i suoi ultimi momenti, le note degli MC5 risuonavano in radio, creando un’atmosfera nostalgica per un artista che ha saputo rivoluzionare il genere. La sua richiesta finale era quella di tornare alla sua casa in Pennsylvania, dove verrà sepolto come desiderava, in un fienile, una scelta che riflette il suo spirito libero e autentico.
Un artista poliedrico
Nato nel 1953 a Miami e cresciuto a Cleveland, David Thomas ha intrapreso la sua carriera musicale come critico nel 1972, prima di fondare i Rocket From the Tombs nel 1974. La formazione si sciolse dopo un solo anno, ma la sua passione per la musica lo portò a creare i Pere Ubu nel 1975 insieme al chitarrista Peter Laughner. Il nome della band deriva da un personaggio dell’opera di Alfred Jarry, simbolo del suo approccio innovativo e provocatorio.
Il successo dei Pere Ubu
Il primo album dei Pere Ubu, The Modern Dance, pubblicato nel 1978, è considerato una pietra miliare del post-punk. Con la sua voce inconfondibile, Thomas ha saputo catturare l’immaginazione degli ascoltatori, portando un suono unico che ha segnato un’epoca. La band ha avuto un periodo di inattività dal 1982 al 1987, durante il quale Thomas ha intrapreso una carriera da solista, ma il loro ritorno ha segnato un nuovo capitolo di successi, con 19 album all’attivo fino ad oggi.
Un legato duraturo
David Thomas stava lavorando a un nuovo album con i Pere Ubu e aveva quasi terminato la sua autobiografia. La sua eredità musicale rimarrà indelebile nel cuore di molti, ispirando generazioni di artisti e musicisti. La sua visione unica e la sua capacità di mescolare generi diversi continueranno a influenzare il mondo della musica.