Elsbeth si trova ad affrontare un caso complesso che la costringerà a confrontarsi con segreti del passato, rivelando verità inaspettate e intrecci intricati.
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Il sesto episodio della terza stagione di Elsbeth, intitolato “Bunker Down”, si apre su una nota di mistero e tensione. Dopo che Marissa Gold ha affermato che il futuro di New York è nelle mani di Elsbeth, l’episodio si concentra su un caso che riecheggia eventi del passato. In questa puntata, Elsbeth si trova a fronteggiare il miliardario Craig Hollis, interpretato da Tony Hale, noto per il suo ruolo in Arrested Development, mentre cerca di svelare la verità dietro la scomparsa di un manager di crisi.
La trama si apre con un video sul telefono in cui Nell, una personalità dei social media, racconta di essere stata rinchiusa in un “dungeon apocalittico” per diverse ore a causa di un presunto attacco. Attraverso questo racconto, si dipana un quadro di panico e paranoia, che coinvolge il miliardario Hollis. Quest’ultimo, spaventato dalla diffusione di un post compromettente, cerca di riparare ai danni mentre un suo collaboratore, Anders, cerca di gestire la situazione.
Quando Hollis rivela di aver portato Nell in un bunker di sicurezza, la verità si rivela ben diversa da quanto raccontato. Il bunker si presenta come un rifugio di lusso, dotato di tutte le comodità moderne. Tuttavia, l’atmosfera cambia rapidamente quando Anders viene accusato di tradimento da Hollis, il quale, in preda alla paranoia, rinchiude Anders nel bunker. La tensione cresce quando Hollis, temendo per la sua vita, decide di usare un microonde per “nuclearlo”.
Nel frattempo, Elsbeth, che si è recata alla stazione di polizia, viene invitata da Alec Bloom, un candidato sindaco che sembra interessato a lei, a un evento di raccolta fondi. La sua preoccupazione per il gossip che circola su di lei viene placata dalla promessa di Alec che non ci saranno giornalisti presenti. Tuttavia, emerge un vero potenziale di pericolo quando Elsbeth scopre che Anders è scomparso e che la sua ultima posizione nota è proprio la casa di Hollis.
Elsbeth, insieme ad alcuni agenti, riesce a ottenere un incontro con Hollis. Durante la visita, Elsbeth si sofferma su vari dettagli, persino su una scatola di cioccolatini svizzeri, mentre cerca di raccogliere informazioni sulla scomparsa di Anders. Hollis, però, si dimostra evasivo e ostile, rifiutando di rivelare qualsiasi informazione utile. Il suo comportamento accresce i sospetti, e la squadra inizia a pensare che Anders potrebbe trovarsi nel bunker.
La situazione si complica ulteriormente quando Nell viene interrogata e rivela di aver ricevuto pressioni da Anders per rimuovere il post su Hollis. Racconta di come il miliardario fosse diventato sempre più paranoico, licenziando il suo personale e sostituendolo con robot. Questa rivelazione porta Elsbeth a credere che ci sia di più dietro la scomparsa di Anders.
In un colpo di genio, Elsbeth riesce a entrare ancora una volta nella casa di Hollis, questa volta con un trucco. Dopo aver attirato l’attenzione su di sé, si rende conto che il bunker ha dei segreti pericolosi. Gli indizi cominciano a emergere, tra cui una scritta lasciata da Anders, che porta direttamente a scoprire il mistero della sua scomparsa. La tensione culmina quando Elsbeth e la polizia affrontano Hollis, arrestandolo grazie alle prove trovate nel bunker.
La notizia è arrivata alle autorità competenti, mentre Elsbeth continua a dimostrare le sue abilità investigative, affrontando i fantasmi del suo passato mentre si fa strada verso la verità.