Un viaggio nei franchise di supereroi che hanno sorpreso il pubblico con sequels e spin-off inaspettati.
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Oggi i franchise di supereroi sono onnipresenti, ma esistono film che, pur essendo poco conosciuti, hanno dato origine a interi universi narrativi. Le aziende come Marvel e DC, insieme a produzioni indipendenti, hanno creato opere che hanno generato sequel e spin-off, spesso senza che il pubblico fosse consapevole di questa evoluzione. Ciò che rende affascinante questa situazione è l’imprevedibilità di tali sviluppi.
Film cult, opere sperimentali e serie animate hanno dato vita a veri e propri franchise, mantenendo vivi i loro universi anche dopo la conclusione della loro corsa iniziale. Questi progetti dimostrano che le storie di supereroi possono prosperare anche senza budget da blockbuster.
Un esempio emblematico è Darkman (1990), un’opera audace di Sam Raimi che ha preceduto la sua rinascita del genere con Spider-Man. Il film, con Liam Neeson nel ruolo di Peyton Westlake, presenta un protagonista sfigurato che torna per vendicarsi. La sua atmosfera cupa e l’uso di effetti pratici hanno contribuito a creare un seguito di culto.
Pochi sanno che Universal ha dato vita a un vero e proprio franchise con due sequel, Darkman II: The Return of Durant (1995) e Darkman III: Die Darkman Die (1996), con Arnold Vosloo nei panni del protagonista. Questi film, pur avendo budget limitati, continuano ad esplorare temi come identità e giustizia. La loro distribuzione diretta in video ha fatto sì che passassero inosservati dal grande pubblico, ma la trilogia di Darkman rappresenta un esempio di come un film possa dar vita a un universo narrativo.
Un altro film che ha colpito nel segno è Chronicle (2012), diretto da Josh Trank. Grazie alla sua narrazione in stile found footage, il film ha raccontato la storia di tre adolescenti che acquisiscono poteri telecinetici, esplorando il dramma emotivo e la tragedia. Questo approccio realistico ha reso Chronicle un punto di riferimento tra i film sui supereroi contemporanei.
Il successo di Chronicle ha portato, quasi immediatamente, a discussioni su un possibile sequel. Nonostante le richieste della Fox, il regista Trank ha mostrato riluttanza a proseguire. Tuttavia, è stata annunciata una sequel al femminile, ambientata dieci anni dopo gli eventi originali, che promette di affrontare temi attuali come la disinformazione e le cospirazioni, mantenendo il tono realistico del film originale.
The Crow (1994), diretto da Alex Proyas, è un cult iconico, non solo per la tragica morte di Brandon Lee, ma anche per il suo stile gotico e la narrazione avvincente. Racconta la storia di Eric Draven, un vigilante resuscitato che cerca vendetta per la morte della sua fidanzata. La fusione di horror e noir ha catturato l’immaginazione di molti.
Il film ha generato tre sequel, tra cui The Crow: City of Angels (1996) e The Crow: Wicked Prayer (2005), ognuno dei quali ha introdotto nuovi personaggi tratti dai fumetti originali. Anche se nessuno ha eguagliato il successo del primo, questi film hanno continuato a esplorare temi di perdita e resistenza. Un’ulteriore espansione della franchise è avvenuta con una serie televisiva e un reboot previsto.
Un altro esempio interessante è The Toxic Avenger (1984), un film di culto prodotto da Troma, noto per il suo mix di horror e commedia grottesca. La storia di un addetto alle pulizie che diventa un eroe mutante ha sorpreso tutti, generando un seguito inaspettato.
La pellicola ha dato vita a tre sequel e persino a una serie animata per bambini. Negli anni recenti, un remake con Peter Dinklage ha dimostrato la resilienza di questo franchise, trasformando Toxie in un’icona della cultura pop.
Infine, The Boys ha rivoluzionato il panorama dei supereroi con la sua satira audace. La serie, che esplora un mondo in cui i supereroi sono corrotti e controllati da corporation, ha rapidamente guadagnato popolarità, dando vita a un universo narrativo in espansione.
Grazie a spin-off, come Gen V, che segue le avventure di giovani supereroi, e vari contenuti multimediali, la franchise continua a crescere. Questo dimostra che il pubblico è affamato di narrazioni più oscure e subversive nel genere dei supereroi.