I Roses: un’analisi della commedia matrimoniale e del suo contesto socioeconomico

I Roses è una commedia che mette in luce il capitalismo attraverso la crisi di una coppia, analizzando le dinamiche familiari e professionali.

I Roses, diretto da Jay Roach, si presenta come una commedia matrimoniale che, seppur con una facciata leggera, scava in temi ben più complessi, come il capitalismo e le dinamiche relazionali. Ispirato al romanzo di Warren Adler, il film racconta le vicende di Ivy e Theo, splendidi interpretati da Olivia Colman e Benedict Cumberbatch. La trama si sviluppa attorno a una coppia apparentemente felice, la cui routine viene stravolta da eventi inaspettati, portandoli a una vera e propria guerra domestica. Chi non ha mai vissuto un momento di crisi in una relazione? E chi non si è mai chiesto come le pressioni esterne possano influenzare la vita di coppia?

Un inizio scoppiettante e la crisi imminente

La pellicola inizia con un’ambientazione intrigante: due coniugi che sembrano aver raggiunto il perfetto equilibrio. Ivy è una chef di successo, il cui ristorante è sulla bocca di tutti, mentre Theo è un architetto di fama. Ma, come spesso accade nella vita reale, il destino ha in serbo sorprese inaspettate. La carriera di Theo subisce un brusco arresto, mentre il ristorante di Ivy esplode di successo. Questo squilibrio getta le basi per una serie di conflitti che, seppur sottili, si manifestano in modo inesorabile. Non è curioso come a volte il successo di uno possa diventare il tallone d’Achille dell’altro?

Il film riesce a catturare l’essenza della ‘guerra dei sessi’ attraverso una lente comica, ponendo un acuto riflettore sul divario tra ambizioni professionali e dinamiche familiari. La sceneggiatura di Tony McNamara brilla per la sua finezza, creando situazioni che sono sia divertenti che riflessive. Ci invita a interrogarci sulle relazioni moderne e su come queste possano essere influenzate da fattori esterni, come il lavoro e il successo.

Una riflessione sul capitalismo moderno

I Roses non si limita a intrattenere; offre anche una critica al capitalismo, mascherata da una storia d’amore. La caduta della carriera di Theo simboleggia il fragile equilibrio su cui poggia la loro vita coniugale. L’incidente che lo colpisce funge da catalizzatore, rivelando le fragilità e le ambizioni nascoste che caratterizzano entrambi i personaggi. Ti sei mai chiesto fino a che punto il tuo lavoro possa influenzare la tua vita privata?

Il film si muove con agilità tra momenti di intimità e conflitti aperti, mostrando come il successo e il fallimento possano pesare sulle relazioni personali. La competizione tra Ivy e Theo non è solo professionale; si riflette anche nella loro vita quotidiana, generando tensioni che sfociano in situazioni grottesche, ma non prive di verità. Un messaggio potente, che invita a riflettere su come gestiamo le nostre ambizioni e i nostri legami affettivi.

Un cast di talento e un finale esplosivo

Il cast, composto da attori di prim’ordine come Cumberbatch e Colman, offre performance incisive. La loro interpretazione oscilla tra il comico e il drammatico, creando una chimica palpabile. Tuttavia, la regia di Roach mantiene un tono leggero, evitando il cinismo che ha contraddistinto adattamenti precedenti di opere simili. Ma come si fa a trovare il giusto equilibrio tra leggerezza e profondità?

Il finale del film, pur essendo movimentato, lascia un senso di incompletezza. La mancanza di un personaggio terzo che possa fungere da catalizzatore per la narrazione si fa sentire, rendendo la risoluzione dei conflitti meno incisiva. Tuttavia, I Roses riesce a intrattenere e a far riflettere, ponendo interrogativi sul significato del successo e sulle sue implicazioni nelle relazioni umane. È un film che, anche dopo i titoli di coda, continua a rimanere nella mente e nel cuore dello spettatore.

Scritto da Staff

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