Un'immersione nell'universo creativo di Ambra Principato e del suo film Invisibili, un'opera che affronta tematiche profonde e personali.
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Il 17 di questo mese, il cinema italiano accoglierà con entusiasmo un nuovo titolo: “Invisibili”, il secondo lungometraggio di Ambra Principato, già nota per il suo film d’esordio “Hai mai avuto paura?”. Questa nuova opera si propone di esplorare il delicato confine tra vita e morte, affrontando temi complessi e universali che si intrecciano con l’esperienza personale della regista. Attraverso una serie di riflessioni, Ambra condivide il suo processo creativo e l’importanza delle immagini che hanno ispirato la sua narrazione. Sei pronto a scoprire cosa si cela dietro a questa storia affascinante?
In una conversazione avvenuta qualche tempo fa, Ambra ha rivelato che “Invisibili” è stato il suo primo progetto di lungometraggio, un’idea che ha coltivato nel tempo. Il suo incontro con il produttore Marco De Micheli, avvenuto durante un pitch online in piena pandemia, ha dato il via a questo progetto che, sebbene inizialmente accantonato per la produzione di “Hai mai avuto paura?”, è sempre rimasto nel cuore della regista. Ti sei mai chiesto quanto sia importante per un artista tornare a un sogno dimenticato? Questo film rappresenta per lei un viaggio personale, affrontando tematiche che riflettono le sue esperienze di vita e le sue affinità culturali, in particolare con l’Oriente.
Ambra ha spiegato che la genesi di “Invisibili” è partita da un’immagine potente: una farfalla bianca. Questo simbolo non è solo una presenza visiva nel film, ma si lega ai suoi ricordi d’infanzia e alle prime esperienze di vita e morte. La farfalla diventa così un ponte tra mondi, un tema ricorrente nella sua narrazione che invita lo spettatore a riflettere su ciò che significa realmente vedere e essere visti. Non è affascinante come un’immagine possa racchiudere significati così profondi?
Nel film, i personaggi principali, Tommy e Elise, incarnano due facce della stessa medaglia, rappresentando differenti aspetti dell’invisibilità. Tommy è un giovane che cerca di evadere, di sparire, mentre Elise, con il suo carattere esplosivo, desidera ardentemente essere notata. La loro interazione si trasforma in un viaggio di crescita reciproca, in cui le fragilità di entrambi emergono e si intrecciano, portando a una scoperta più profonda di sé. Hai mai pensato a quanto possa essere difficile essere visti per quello che si è?
Principato ha scelto con cura gli attori, Justin Korovkin e Sara Ciocca, per dare vita a questi personaggi complessi. La regista ha sottolineato l’importanza di trovare attori che incarnassero lo spirito dei personaggi, capaci di trasmettere le emozioni e le sfide che affrontano all’interno della storia. Questo approccio ha permesso di esplorare le dinamiche psicologiche del “sentirsi visti” e del “non essere visti”, tematiche che risuonano profondamente nella società contemporanea. Chi investe nel cinema sa che i personaggi sono il cuore pulsante di ogni storia.
Realizzare “Invisibili” ha comportato sfide significative, sia a livello produttivo che creativo. Le riprese, durate sei settimane, si sono svolte in diverse location, richiedendo un elevato livello di coordinamento e adattamento. Ambra ha dovuto fare compromessi, come nel caso di una diga che inizialmente era prevista come set, ma che non è stata concessa, costringendo il team a trovare soluzioni alternative. Quante volte, durante la realizzazione di un sogno, si è costretti a deviare dal percorso originale?
La regista ha evidenziato l’importanza della collaborazione con il suo team, affermando che il confronto è fondamentale per portare avanti la visione di un progetto. Ogni scelta visiva, ogni dettaglio scenico è il risultato di un dialogo costante con la squadra, che ha contribuito a rendere “Invisibili” un’opera ricca di sfumature e significato. Non è incredibile come la sinergia tra le persone possa trasformare una semplice idea in una realtà tangibile?
In conclusione, “Invisibili” non è solo un film, ma un viaggio emotivo che invita a riflettere su temi universali e personali. La regista Ambra Principato, con la sua visione audace e il suo approccio sensibile, si propone di esplorare il mondo della percezione, dell’invisibilità e della connessione umana. Con questo nuovo lavoro, si conferma come una voce originale e significativa nel panorama cinematografico contemporaneo. Sei pronto a immergerti in questa esperienza cinematografica che promette di toccare le corde più profonde dell’animo umano?