School of Life esplora la straordinaria missione di Nicolò Govoni per garantire istruzione ai bambini rifugiati, rivelando un mondo di sfide e speranze.
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Il docufilm “School of Life”, prodotto da Rai Cinema e Groenlandia, ci offre uno sguardo profondo sulla vita di Nicolò Govoni e sull’associazione umanitaria no profit da lui fondata, Still I Rise. Ma cosa significa realmente dare un’istruzione di qualità e gratuita a bambini vulnerabili e rifugiati? Questo progetto ambizioso si propone proprio di affrontare questa sfida in diverse parti del mondo. Attraverso un lavoro di documentazione durato due anni, il regista Giuseppe Marco Albano ci guida a conoscere le esperienze di Govoni, i suoi viaggi e la sua dedizione nel campo dell’istruzione. La narrazione si sviluppa su due piani: da un lato, la storia personale di Govoni, dall’altro, la nascita e l’evoluzione di Still I Rise, realizzata grazie a donazioni e un impegno instancabile. Questo è un viaggio che merita di essere raccontato e condiviso.
Nicolò Govoni ha ideato un modello educativo rivoluzionario che si fonda su principi di empatia e intelligenza emotiva. Ma quali sono i fondamenti di questo approccio? Quattro sono i principi cardine: la scuola come casa, lo studente al centro del processo educativo, l’insegnante come mentore e l’importanza del pensiero critico globale. Questo modello ha permesso a Still I Rise di offrire il Baccalaureato Internazionale gratuitamente a bambini profughi e vulnerabili, creando opportunità uniche in contesti difficili. Non è un caso che il percorso di Govoni sia iniziato in un orfanotrofio indiano, segnando l’inizio di un viaggio che lo ha portato a realizzare la prima scuola Still I Rise nel 2018 a Samos, Grecia. Qui, in un hotspot che ospitava migliaia di migranti in condizioni disumane, la missione di Still I Rise ha preso forma, denunciando le ingiustizie e offrendo un’alternativa concreta a tanti bambini.
Il docufilm non si limita a raccontare la storia di Govoni, ma ci porta a conoscere anche le vite dei bambini coinvolti nel programma. Come vivono questi piccoli? Vengono mostrati momenti di gioia e di difficoltà, ma anche il potere dell’educazione come strumento di cambiamento. Le scene di vita quotidiana degli alunni di Still I Rise, le interazioni con gli insegnanti e le attività ricreative dipingono un quadro vivace di una realtà complessa, in cui l’istruzione diventa un faro di speranza. Il documentario riesce a catturare non solo le sfide, ma anche i piccoli trionfi che ogni giorno si vivono all’interno delle scuole. È incredibile vedere come, nonostante le avversità, i bambini riescano a trovare un sorriso e a esprimere le loro emozioni più profonde. Ogni testimonianza è un richiamo all’importanza di non dimenticare chi vive situazioni di vulnerabilità e di come l’istruzione possa rappresentare una vera via d’uscita.
Ma dove si dirige Still I Rise? Non si ferma ai successi già ottenuti. Il documentario si conclude con uno sguardo verso il futuro, evidenziando i progetti in cantiere, tra cui l’apertura di nuove scuole in Siria, Kenya, Congo, Yemen e, nel 2024, in Colombia. Ogni nuova apertura rappresenta una sfida, soprattutto in contesti segnati da conflitti e difficoltà socio-economiche, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di tanti bambini. La missione di Nicolò Govoni e di Still I Rise è un esempio di come l’istruzione possa essere un potente strumento di cambiamento. Così, il docufilm “School of Life” non solo racconta questa storia, ma invita anche a riflettere sull’importanza di sostenere iniziative che mettono al centro il diritto all’istruzione per tutti, indipendentemente dalle circostanze. La candidatura dell’associazione al Nobel per la Pace nel 2023 è un ulteriore riconoscimento di un lavoro che continua a ispirare e a mobilitare persone in tutto il mondo.