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Quando si parla di cinema iraniano, è impossibile non menzionare Mohsen Makhmalbaf, uno dei registi più influenti e provocatori del nostro tempo. Recentemente, il cineasta è approdato a Napoli per una retrospettiva che celebra i suoi quarant’anni di carriera. Questa è un’opportunità straordinaria per gli appassionati di cinema di immergersi nella sua opera, che ha sempre messo al centro i temi sociali e civili, offrendo uno sguardo unico sulla realtà del suo paese d’origine.
Un viaggio attraverso la filmografia di Makhmalbaf
Fino al 28 maggio, il pubblico napoletano avrà la possibilità di assistere a una selezione delle opere più significative di Makhmalbaf. La retrospettiva presenta film iconici come Il ciclista e Gabbeh, opere che hanno segnato la sua ascesa nel panorama cinematografico internazionale. Non dimentichiamo Viaggio a Kandahar, un film che, in seguito agli attentati dell’11 settembre, ha conquistato un’attenzione globale per la sua profonda umanità e il suo messaggio di speranza e resistenza.
Parte di ciò che rende Makhmalbaf così affascinante è la sua capacità di raccontare storie di vita quotidiana, spesso permeate da un’intensa critica sociale. Ricordo quando ho visto Pane e fiore per la prima volta: il modo in cui ha rappresentato le sfide quotidiane delle persone comuni mi ha colpito profondamente. E ora, con l’opportunità di vedere questi film sul grande schermo, l’emozione è palpabile.
Incontri e dibattiti con il regista
Un’altra caratteristica interessante di questa retrospettiva è che Makhmalbaf non si limita a presentare i suoi film, ma partecipa anche a dibattiti e confronti con il pubblico. Questi momenti sono una rarità nel mondo del cinema e offrono la possibilità di comprendere meglio il pensiero e le motivazioni dietro le sue opere. Come molti sanno, il contesto in cui un film viene realizzato è fondamentale per apprezzarne il messaggio. Quindi, avere la possibilità di ascoltare direttamente il regista è una vera fortuna!
Un workshop per giovani filmmaker
Non finisce qui: fino al 28 maggio, Makhmalbaf condurrà un workshop gratuito dedicato a dodici filmmaker under 35. Questa è un’opportunità incredibile per i giovani talenti di apprendere dai migliori. Personalmente, credo che il cinema abbia il potere di cambiare le cose, e iniziative come questa possono ispirare una nuova generazione di cineasti a raccontare storie importanti e significative.
Altri film da non perdere
Oltre ai suoi lavori, la retrospettiva include lungometraggi di registi che hanno avuto un’influenza su Makhmalbaf. Film come Close Up di Abbas Kiarostami e The Day I Became a Woman di Marzieh Meshkini sono solo alcuni esempi di come il cinema iraniano si interconnette e si arricchisce reciprocamente. Ogni proiezione è una finestra aperta su un mondo di emozioni e riflessioni.
Insomma, se siete amanti del cinema e vi trovate a Napoli, non potete assolutamente perdervi questa retrospettiva. La magia del cinema di Makhmalbaf, con le sue storie profonde e toccanti, vi lascerà senza parole. E chi sa, magari alla fine del workshop, un giovane regista potrà scoprire il modo di raccontare una storia che cambierà il mondo!