Marty Supreme: Un Viaggio nel Tennis degli Anni '50 a New York Scopri la storia avvincente di un giovane tennista che affronta la propria grandezza nel vibrante cuore di New York negli anni '50. Attraverso sfide personali e professionali, Marty Supreme esplora i sogni, le aspirazioni e le battaglie che definiscono la sua carriera sportiva in un'epoca di cambiamenti e opportunità. Un racconto che cattura l'essenza del tennis e il fervore di una città in continua evoluzione.
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Il 25 segnerà l’arrivo nei cinema di Marty Supreme, un film che promette di esplorare i confini dell’ambizione e della grandezza. Diretto e scritto da Josh Safdie, la pellicola segue le disavventure di Marty Mauser, interpretato da Timothée Chalamet, un giovane talento nel mondo del ping pong nella New York degli anni ’50. La trama si snoda attraverso un percorso di sfide e successi, mettendo in luce le lotte interne di un protagonista desideroso di affermarsi.
Nel corso di un recente panel tenutosi al CCXP di São Paulo, Chalamet e Safdie hanno discusso le tematiche centrali di Marty Supreme. La ricerca della grandezza, che permea la storia del film, è una riflessione sulle loro ambizioni personali e professionali. Chalamet ha condiviso le sue aspirazioni di diventare uno dei grandi del cinema, citando nomi illustri come Viola Davis, Daniel Day-Lewis e Marlon Brando come fonti di ispirazione.
Chalamet ha descritto il suo lavoro su Marty Supreme come un esperienza creativa piuttosto che un mero passo verso la grandezza. Ha sottolineato l’importanza del team che ha contribuito al progetto, includendo talenti come il production designer Jack Fisk e il cinematographer Darius Khondji. Questo aspetto collettivo è cruciale per comprendere l’essenza di un film che vuole colpire il pubblico, pur rimanendo consapevole delle sfide quotidiane della produzione cinematografica.
In parallelo, il regista Josh Safdie ha espresso la sua visione sulla gloria che desidera raggiungere attraverso il suo lavoro. Confrontando il percorso di Marty Mauser con la sua esperienza, ha evidenziato come la connessione con il pubblico sia fondamentale. Safdie ha ricordato i momenti in cui, durante le proiezioni di Uncut Gems, il numero esiguo di spettatori non ha diminuito l’importanza di ciascuna interazione.
Per Safdie, il cinema rappresenta la più potente forma d’arte, capace di trasmettere emozioni e esperienze umane. La sua ambizione va oltre il semplice successo commerciale; è un desiderio autentico di condividere storie che risonano con gli spettatori. Questo approccio si riflette nel modo in cui Marty Supreme è stato concepito, con la speranza che il film possa creare un legame profondo con il pubblico.
Con Marty Supreme, Chalamet continua la sua maratona verso la grandezza, riconoscendo che il successo è il risultato di sforzi collettivi. La pellicola, che ha già ricevuto un 97% di approvazione dai critici su Rotten Tomatoes, è un segnale positivo per la carriera di Chalamet e per quella di Safdie, il quale dirige per la prima volta un lungometraggio da solo. La crescente attesa per il film indica che Marty Supreme potrebbe rappresentare un punto di svolta significativo per entrambi gli artisti.
Marty Supreme non è solo un film sul ping pong e sull’ambizione, ma un’esplorazione profonda delle relazioni umane e della ricerca di significato attraverso l’arte. Con un cast talentuoso e una visione chiara, il film si preannuncia come un’esperienza cinematografica da non perdere.