Matilda Lutz e il suo viaggio nel cinema internazionale

Matilda Lutz racconta il suo percorso nel cinema e le esperienze indimenticabili sul set con grandi nomi.

Nel corso di un incontro emozionante al Riviera International Film Festival, l’attrice italoamericana Matilda Lutz ha condiviso alcune delle sue esperienze più significative nel mondo del cinema. Scoperta dal regista Giovanni Veronesi, Lutz ha rapidamente guadagnato notorietà grazie a ruoli in film di grandi registi, come Gabriele Muccino. La sua carriera è stata segnata da collaborazioni significative, tra cui quella con la regista Coralie Fargeat, che ha scelto Matilda per il suo film di successo ‘Revenge’. Durante l’incontro, l’attrice ha parlato della sua evoluzione artistica e delle sfide affrontate nel settore cinematografico.

Il legame con Coralie Fargeat

Matilda Lutz ha descritto il suo ruolo in ‘Revenge’, evidenziando come il personaggio che interpreta rappresenti una figura complessa. “In quel film, ero una giovane donna seducente, messa su un piedistallo. Ma questo non rispecchiava la mia realtà”, ha affermato. La regista Fargeat, con una visione audace, ha spinto Matilda a esplorare aspetti del suo personaggio che superavano il semplice stereotipo della donna sexy. “Coralie mi ha incoraggiato a esprimere di più, a essere coraggiosa. Mi ha insegnato che il potere di dire ‘no’ è fondamentale”, ha spiegato l’attrice. Questo approccio ha cambiato la sua percezione non solo del suo personaggio, ma anche della sua identità come artista.

Le lezioni apprese da Benicio Del Toro

Un’altra esperienza che ha segnato profondamente Matilda Lutz è stata il suo incontro con Benicio Del Toro durante le riprese di ‘Reptile’. L’attrice ha condiviso un momento di vulnerabilità in cui ha chiesto al celebre attore se provasse ancora ansia prima di ogni ripresa. La risposta di Del Toro, carica di saggezza, ha colpito Matilda: “Sì, a volte finisco la lavorazione di un film senza sapere effettivamente cosa abbia fatto. L’importante è dare il massimo ogni giorno”, ha rivelato. Queste parole hanno risuonato in lei, ricordandole che anche le star più affermate affrontano insicurezze e dubbi. Matilda ha sottolineato quanto sia cruciale essere sinceri con se stessi e con il proprio lavoro, indipendentemente dal successo esteriore.

Il valore della vita oltre il cinema

Nel corso della sua carriera, Matilda Lutz ha imparato a dare priorità alla vita al di fuori del set. “Prima di tutto, voglio essere una brava persona. Questo è ciò che conta davvero”, ha affermato con convinzione. L’attrice ha parlato dell’importanza di affrontare le sfide e di imparare dai fallimenti. “Le cose che non funzionano possono insegnarci tanto. Ho caduto molte volte, ma da ogni caduta ho tratto insegnamenti preziosi”, ha aggiunto. Questo approccio alla vita e all’arte riflette una visione profonda e consapevole, che va oltre il mero successo professionale.

L’arte come rifugio

Matilda ha concluso il suo intervento parlando del potere salvifico dell’arte. “Nei momenti difficili, l’arte è ciò che mi ha risollevata di più. Che si tratti di cinema, musica, o teatro, è fondamentale per la mia esistenza”, ha confessato. Per lei, l’arte non è solo una professione, ma una fonte di vita e di ispirazione. Questo forte legame con il mondo creativo la motiva a continuare a esplorare e a sfidare se stessa come artista, mentre si impegna a rimanere fedele ai suoi valori personali.

Scritto da Staff

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