Predator: Badlands e la sua collocazione cronologica nella saga di Predator

Predator: Badlands espande l'universo della saga in un futuro remoto, introducendo nuove narrazioni avvincenti e personaggi intriganti.

Il nuovo film Predator: Badlands, diretto da Dan Trachtenberg, rappresenta un’interessante evoluzione per la celebre saga di cacciatori alieni. Ambientato in un futuro distante, il film introduce i personaggi di Dek, un Yautja, e Thia, un sintetico danneggiato creato dalla Weyland-Yutani. Tale scelta temporale non è casuale e ha radici profonde nelle intenzioni del regista.

La decisione di ambientare il film nel futuro

Durante un’intervista, Trachtenberg ha chiarito che l’impostazione temporale è stata studiata per non sovrapporsi ad altri progetti già in fase di sviluppo, come Alien: Romulus. La volontà di dare spazio a una storia originale ha portato a situare Badlands in un’epoca più avanzata rispetto agli eventi precedenti della saga.

Un’epoca di libertà narrativa

La scelta di collocare la trama oltre gli eventi di Alien: Resurrection consente al film di essere un’opera autonoma. Trachtenberg ha espresso il desiderio di non far sentire il pubblico come se stesse facendo i compiti per comprendere la storia. La sua intenzione era di permettere a chiunque di godere del film senza pregiudizi legati ai capitoli precedenti.

Il successo di Predator: Badlands

Le recensioni di Badlands sono state per lo più positive, con un punteggio “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes. Il film ha ottenuto un’apertura di 40 milioni di dollari, segnando il miglior debutto domestico della saga. Con un incasso globale di 80 milioni, ha già superato le performance di Predator 2 e si appresta a competere con il film originale del 1987.

Un potenziale futuro per la saga

Il finale di Predator: Badlands lascia spazio a un possibile seguito, con nuove avventure per Dek e Thia. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, il successo iniziale e le valutazioni entusiastiche suggeriscono che Trachtenberg potrebbe continuare a esplorare questo universo, portando le storie in un futuro ancora più lontano.

Riferimenti all’universo di Alien

In un’intervista con CinemaBlend, Trachtenberg ha rivelato un omaggio a Alien: Romulus, svelando che un dettaglio visivo presente nel film è stato ispirato dalla visione di una versione preliminare di quest’ultimo. L’immagine degli occhi che si ribaltano per rivelare la “W” di Weyland-Yutani è un chiaro rimando alla storica corporazione dell’universo di Alien.

Un legame invisibile tra le due saghe

Nonostante le storie siano collocate in linee temporali differenti, il regista ha voluto mantenere un filo conduttore tra i due mondi, permettendo così ai fan di percepire un connubio estetico e tematico. Questi elementi di continuità, sebbene non ufficiali, mostrano come la saga di Predator possa espandersi senza rinunciare alle proprie radici.

Predator: Badlands rappresenta un tentativo audace di innovare all’interno di un franchise storico, aprendo la strada a nuove storie e continuando il dialogo con l’universo di Alien. Con la sua ambientazione futuristica e i temi universali di sopravvivenza e conflitto, il film si propone come una nuova porta d’ingresso per i fan e i neofiti della saga.

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Max Torriani

Ex giornalista Mediaset licenziato per "eccesso di sincerità". Oggi scrive da freelance con totale libertà di pensiero.