Sotto le nuvole: esplorando Napoli attraverso il lens di Gianfranco Rosi

Gianfranco Rosi torna a Venezia con un documentario che cattura l'essenza di Napoli, rivelando le sue contraddizioni e la sua vitalità.

Il nuovo documentario di Gianfranco Rosi, intitolato “Sotto le nuvole”, segna un importante ritorno del regista alla Biennale di Venezia, dopo i successi di “Sacro GRA” e “Fuocoammare”. Rosi, vincitore di prestigiosi premi come il Leone d’Oro e l’Orso d’Oro, ci conduce in un viaggio unico nel Golfo di Napoli, esplorando non solo le bellezze paesaggistiche, ma anche la vita quotidiana dei suoi abitanti. Questo film, che arriverà nelle sale il 18 settembre, promette di offrire uno sguardo profondo su una città ricca di contrasti e storie.

Un ritratto autentico di Napoli

“Sotto le nuvole” non è solo un film, ma un’esperienza che cerca di catturare l’essenza di Napoli. Rosi ha trascorso ben tre anni a filmare la città, immergendosi nella sua vita vibrante e nei suoi paesaggi mozzafiato. Utilizzando una tecnica di ripresa in bianco e nero, il regista intende offrire una visione più intima e riflessiva della città, accogliendo ogni incontro come un’opportunità di narrazione. Chi non vorrebbe esplorare una città così ricca di emozioni e storie da raccontare? Il suo approccio è quello di un osservatore attento, che cerca di comprendere e trasmettere le sfumature della vita partenopea.

La storia di Napoli, raccontata attraverso il suo obiettivo, è intrisa di una tradizione ricca e di una cultura viva. Rosi non si limita a documentare i luoghi iconici, ma si addentra nelle storie di chi vive e lavora in città. La presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei, simboli di potenza e vulnerabilità, incarna la dualità di Napoli: una città che brulica di vita, ma che è anche segnata da sfide e contraddizioni. Ti sei mai chiesto quali storie si nascondono dietro ai volti che popolano le strade di questa città così affascinante?

Le collaborazioni artistiche e tecniche

Il film è stato autoprodotto da Rosi attraverso la sua casa di produzione, la 21Uno Film, in collaborazione con la Stemal Entertainment e Rai Cinema, rafforzando l’importanza della cooperazione artistica. Rosi ha curato personalmente la fotografia e il suono, garantendo che ogni aspetto del film rispecchiasse la sua visione. I contributi di Carmelo Marabello e Marie-Pierre Müller nella scrittura del soggetto, Fabrizio Federico nel montaggio, e Daniel Blumberg nella composizione musicale, hanno ulteriormente arricchito l’opera, creando un mosaico di talenti che si uniscono per raccontare Napoli.

Questa sinergia di talenti e visioni è fondamentale per il risultato finale del film, che si propone di essere non solo un documentario, ma un’opera d’arte che esplora la complessità di un luogo unico al mondo. L’approccio di Rosi è quello di un narratore che non impone la propria visione, ma lascia spazio alle storie e alle emozioni della città e dei suoi abitanti. Non è forse questo il vero significato del raccontare? Lasciare che le voci della città parlino da sole?

Riflessioni su Napoli e il suo futuro

Il proverbio “Vedi Napoli e poi muori” racchiude l’essenza di una città che, per molti, rappresenta una tappa fondamentale nella propria vita. Rosi sembra abbracciare questa verità, utilizzando il film come una lente attraverso la quale esplorare l’anima di Napoli. L’interesse del regista per le storie di vita quotidiana, le tradizioni popolari e la storia archeologica del luogo riflette una volontà di immortalare la città in tutta la sua complessità.

Il documentario, previsto per il 18 settembre 2025, rappresenta un’opportunità per il pubblico di riscoprire Napoli e di riflettere sulle sue contraddizioni. Rosi, attraverso la sua arte, ci invita a guardare oltre la superficie e a comprendere le storie che si intrecciano nel tessuto urbano di questa affascinante città. Con un’attenta analisi delle sfide e delle bellezze di Napoli, il regista ci offre non solo un film, ma un invito a esplorare e comprendere un luogo che continua a sorprendere e ispirare. Sei pronto a lasciarti trasportare in questo viaggio unico?

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