Trento Film Festival 2023: i vincitori della Genziana d’oro

Il Trento Film Festival 2023 ha premiato opere uniche; scopri i film vincitori.

Vincitori del Trento Film Festival 2023

Il Trento Film Festival ha celebrato la sua 73ª edizione, premiando opere di grande impatto e significato. Tra i film che hanno brillato quest’anno, Donde los árboles dan carne di Alexis Franco ha conquistato la Genziana d’oro Miglior film, un riconoscimento prestigioso per il cinema di montagna. Questo film racconta la lotta di un allevatore per salvare le sue mucche in un contesto di grave siccità. La giuria ha elogiato la capacità del regista di creare una narrazione potente, sospesa tra realtà e finzione, descrivendo un neo-western che reinventa il mito del gaucho offrendo una nuova prospettiva sulla fragilità umana.

Premi speciali per il cinema di alpinismo

Non meno significativo è il premio per il Miglior film di alpinismo, assegnato ad Adra di Emma Crome. Ambientato nel suggestivo scenario del Galles del Nord, il film riesce a catturare l’essenza dell’arrampicata, evidenziando come questa pratica unisca le persone e crei un forte senso di appartenenza. La giuria ha apprezzato profondamente la capacità della regista di ritrarre non solo l’azione dell’arrampicata, ma anche la vita quotidiana nel villaggio di Llanberis, considerato il cuore dell’arrampicata avventurosa nel Regno Unito.

Film d’avventura e esplorazione premiati

Il premio per il Miglior film di esplorazione o avventura, conferito dalla Città di Bolzano, è andato a All The Mountains Give di Arash Rakhsha. Questo film affronta il difficile viaggio dei clandestini al confine tra Iran e Iraq, mostrando la realtà cruda e le sfide affrontate da chi cerca una vita migliore. La giuria ha elogiato le abilità tecniche di Rakhsha, un regista che ha vissuto esperienze simili e ha saputo tradurre queste storie in un’opera cinematografica toccante.

Riconoscimenti per la creatività e la tecnica

Un altro importante riconoscimento è stato assegnato a Perfectly a Strangeness di Alison McAlpine, che ha vinto la Genziana d’argento per il Miglior contributo tecnico-artistico. Questo film racconta la storia fiabesca di tre asini in un deserto, trasformando il paesaggio cileno in uno scenario magico e suggestivo. La giuria ha apprezzato la capacità di McAlpine di creare un’esperienza visiva che stimola la meraviglia e invita alla riflessione.

Cortometraggi in evidenza

Il cortometraggio Stenbakken di Christoffer Rizvanovic ha vinto la Genziana d’argento per il Miglior cortometraggio. La giuria ha sottolineato l’abilità del film di unire delicatezza narrativa e forza visiva, affrontando temi di isolamento e desiderio di connessione. Questo riconoscimento evidenzia anche l’importanza dei cortometraggi nel panorama cinematografico contemporaneo.

Riconoscimenti per la narrazione innovativa

Il Premio della Giuria è andato a The Wolves Always Come at Night di Gabrielle Brady, un’opera che mescola documentario e finzione. La narrazione si concentra sulla vita di una famiglia mongola, offrendo uno sguardo intimo e profondo sulle conseguenze di una tempesta di sabbia. La giuria ha apprezzato la sensibilità e l’approccio umanistico del film, che riesce a connettere il pubblico con la realtà di vite in condizioni difficili.

Il premio T4Future e il corto animato

Quest’anno il Premio T4Future, ufficialmente introdotto al festival, è stato assegnato al corto animato Tête en l’air di Rémi Durin. La giuria, composta da studenti delle scuole superiori del Trentino, ha riconosciuto la capacità del corto di coinvolgere spettatori di tutte le età, rendendolo un’opera accessibile e stimolante.

Il Trento Film Festival continua a rappresentare un importante punto di riferimento per il cinema di montagna e per le storie che esplorano la relazione tra l’uomo e la natura, celebrando la creatività e l’innovazione nel settore cinematografico.

Scritto da Staff

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