Archivio Aperto 2025: esplorazioni artistiche e omaggi a grandi figure

Esplora il festival Archivio Aperto 2025: un omaggio all'arte e alla memoria attraverso opere di Marinella Pirelli, Kenneth Anger e altri.

Dal 26 al 30 settembre, Bologna ospiterà la XVIII edizione di Archivio Aperto, un festival dedicato all’esplorazione dei legami tra arte, memoria e botanica. Sotto la direzione artistica di Giulia Simi e Sergio Fant, il tema centrale di quest’anno è “Time of liberations”, che invita a riflettere su libertà e innovazione. Il festival renderà omaggio a Marinella Pirelli, artista visiva e filmmaker sperimentale, in occasione del centenario dalla sua nascita. Pirelli è stata una figura chiave nell’arte italiana degli anni ’60 e ’70, contribuendo al pensiero femminista e mostrando un profondo interesse per la botanica e l’ambiente.

La project room dedicata a Marinella Pirelli, situata nella Sala Berti dell’Ex Convento di San Mattia, offrirà un’esperienza immersiva attraverso diapositive inedite, illustrazioni botaniche e un’installazione 16mm che presenta uno dei suoi film. Quest’area fungerà da spazio di epifanie vegetali, dove il pubblico potrà immergersi nel mondo vegetale che ha ispirato la ricerca di Pirelli, dal Dopoguerra agli anni ’60 e ’70. L’apertura ufficiale del festival sarà caratterizzata dalla performance “Il mio possibile vero”, con l’attrice Isabella Ragonese che eseguirà un reading dei testi di Pirelli, accompagnato da immagini sonorizzate dal vivo.

Omaggi al cinema d’avanguardia e alla botanica

Il festival non si limita a celebrare Pirelli. La sezione “Storie sperimentali” renderà omaggio a Kenneth Anger, uno dei registi più influenti del cinema d’avanguardia. Attraverso la proiezione di 12 film, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare l’universo cinematografico di Anger, dove surrealismo e simbolismi complessi si intrecciano in una poetica unica. Le proiezioni si terranno presso l’Ex Chiesa di San Mattia il 27, 28 e 29 settembre, offrendo un’esperienza visiva e culturale di grande valore.

Inoltre, la sezione “La natura dell’archivio” si concentra sul lavoro di Rose Lowder, una filmmaker che esplora l’ambiente naturale attraverso una lente ecologica. La retrospettiva, che include 15 titoli, verrà proiettata in pellicola 16mm e metterà in luce l’importanza della botanica nel cinema. Lowder, presente al festival, offrirà una prospettiva unica sulla relazione tra natura e archivio, evidenziando come la memoria storica si intrecci con il nostro ambiente.

Riscoperte e nuove narrazioni

La sezione “L’archivio che non c’è” affronta tematiche postcoloniali, invitando il pubblico a riflettere sui vuoti e le immagini difficili del passato. Quest’anno, il focus è dedicato al 50° anniversario della liberazione del Mozambico dal colonialismo portoghese, con proiezioni di materiali filmici che raccontano storie nascoste e nuove interpretazioni delle memorie coloniali. Collaborando con la Biblioteca Amilcar Cabral, il festival si propone di dare voce a narrazioni spesso dimenticate, aprendo spazi di riflessione e dialogo.

Infine, la sezione “Poetry, Diary and Novels” ospiterà Judith Koelemeijer, che discuterà il suo lavoro e il legame tra memoria e immagini. Questo segmento del festival sottolinea l’importanza della scrittura e della narrazione nella comprensione della nostra storia collettiva, offrendo un’opportunità di incontro tra letteratura e cinema.

Un concorso per il futuro

Come tradizione, il festival includerà un concorso internazionale dedicato alle opere realizzate con materiale d’archivio. Quest’anno, il concorso presenterà 21 opere, tra cui 10 lungometraggi, di cui 7 in anteprima italiana, e 11 cortometraggi. Questa selezione riflette una ricca varietà di istanze e approcci creativi, dimostrando come il passato possa essere reinterpretato per riflettere le questioni contemporanee. Gli eventi e le proiezioni si svolgeranno presso l’Ex Chiesa di San Mattia, creando un ambiente stimolante e coinvolgente per artisti e pubblico.

In conclusione, Archivio Aperto 2025 si propone come un importante punto di incontro per artisti, cineasti e appassionati di cultura. L’evento non solo celebra l’arte e la memoria, ma invita anche a riflettere sulle relazioni tra passato e presente, natura e cultura. Si presenta, dunque, come un’opportunità imperdibile per vivere un’esperienza unica a Bologna.

Scritto da Staff

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