Biografilm Festival 2025: i premi che nessuno guarderà più dopo la cerimonia

Un viaggio tra i film vincitori del Biografilm Festival 2025, con storie di lotta e rinascita.

In un mondo dove la celebrazione dell’arte è spesso soffocata dalla mediocrità, la 21ª edizione del Biografilm Festival a Bologna, dal 6 al 16 giugno, emerge come una boccata d’aria fresca. Ma, chi se ne frega? I veri vincitori, quelli che meritano il nostro sguardo, sono stati proclamati, e già ci si chiede cosa ne sarà di queste opere adesso che i riflettori si sono spenti. Girls & Gods, chi l’avrebbe mai detto, ha conquistato il Best Film Award, ma non è solo un film: è un grido di libertà in un mare di silenzio.

Premi e riconoscimenti

La giuria, composta da nomi altisonanti come Léa Pernollet e Samina Seyed, ha premiato questo film di Arash T. Riahi e Verena Soltiz. E perché? Perché, mentre le donne iraniane lottano per i loro diritti, questo film non si limita a osservare, ma diventa uno specchio, un appello. “Donna, Vita, Libertà” è il mantra che risuona, ma chissà se qualcuno lo ascolterà davvero. La giuria ha parlato di un’opera urgente e profondamente commovente, ma noi sappiamo che le belle parole spesso si perdono nel vento.

Le menzioni speciali

Non finisce qui. The Last Ambassador di Natalie Halla ha ricevuto una menzione speciale, raccontando la lotta di Manizha Bakhtari per i diritti delle donne in Afghanistan. Ma che ne sappiamo noi delle lotte quotidiane? La giuria ha definito il film un atto di coraggio umano, ma ci chiediamo: quante volte abbiamo chiuso gli occhi davanti alla sofferenza altrui? E mentre noi ci crogioliamo nel nostro benessere, queste storie continuano a pulsare sotto la superficie, in attesa di essere ascoltate.

Le opere prime premiate

Il Premio Hera Nuovi Talenti è andato a Flophouse America di Monica Strømdahl, un documentario che esplora la vita di un ragazzino intrappolato in una spirale di dipendenze familiari. Un racconto che ci fa venire i brividi, ma anche una domanda: a chi importa davvero? Siamo tutti troppo occupati a guardare il nostro smartphone per fermarci a pensare. Ma ehi, il mondo è pieno di storie e di vite da salvare, giusto?

Il Pilastro e il suo racconto

La giuria della sezione Biografilm Italia ha premiato Il Pilastro di Roberto Beani. Ancora una volta, un film che racconta la vita di un quartiere e le sue contraddizioni. Chissà quante volte ci siamo passati accanto senza mai fermarci a riflettere. La vita scorre, come il traffico in una metropoli, e noi? Noi continuiamo a correre, distratti dai nostri pensieri egoistici.

Voci dalla giuria

La giuria del premio Manifesto ha scelto De la guerre froide à la guerre verte di Anna Recalde Miranda, un’opera che affronta il disastro ecologico in America Latina. Ma chi si preoccupa dell’ambiente quando si è più interessati a un selfie perfetto? Eppure, questo film ci ricorda che il nostro pianeta sta implodendo, ma noi ci limitiamo a lamentarci su social media.

Il trionfo del pubblico

Il pubblico ha parlato: Mr. Nobody Against Putin di David Borenstein e Pavel Ilyich Talankin ha conquistato l’Audience Award. Un documentario che racconta la storia di un insegnante ucraino diventato simbolo di resistenza. E noi? Noi continuiamo a fare finta di nulla, mentre altri si battono per la libertà. Ma chi se ne frega, giusto? La vita è troppo breve per preoccuparsi delle ingiustizie altrui.

Il futuro del cinema

Insomma, il Biografilm Festival 2025 ha messo in luce opere straordinarie, ma ci lasciamo sempre con la sensazione di incompiuto. Che ne sarà di queste storie? La risposta è semplice: la vita va avanti, e noi? Noi continuiamo a vivere in una bolla di indifferenza. Eppure, se solo ci fermassimo un attimo a riflettere. Ma chi ha tempo per queste cose? Noi siamo troppo occupati a scrollare e a lamentarci, mentre il mondo continua a girare.

Scritto da Staff

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