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Una piacevole scoperta nel cuore delle Dolomiti
Il codice del bosco è un’opera cinematografica che sorprende e affascina, unendo la bellezza della natura alla potenza delle storie umane. Presentato in anteprima al Trento Film Festival, questo documentario invita gli spettatori a riflettere sulla devastazione causata dall’uragano Vaia, che nel 2018 ha colpito le Dolomiti e le Prealpi Venete. Con una durata di 94 minuti, il film è il frutto del lavoro di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto, che hanno catturato le immagini della natura in trasformazione, creando un racconto visivo in grado di emozionare.
Il contesto dell’uragano Vaia
La tempesta che ha colpito il nord-est italiano ha lasciato una scia di distruzione, abbattendo circa 14 mila alberi e alterando l’ecosistema locale. Questo evento catastrofico ha anche favorito la diffusione di un insetto dannoso, che ha trovato terreno fertile grazie alla siccità e alle piogge incessanti del 2022. Il codice del bosco non si limita a documentare il disastro, ma si trasforma in un viaggio di esplorazione delle conseguenze ambientali e delle reazioni umane di fronte a tali eventi.
Un racconto che va oltre l’immagine
Il film si distingue per il suo approccio narrativo, che si rifà a stili di autori come Michelangelo Frammartino e Roberto Minervini. Due scienziati seguono il percorso di un disastro naturale, cercando di decifrare i messaggi che la natura ci invia attraverso i suoi cambiamenti. Le sequenze girate trasmettono un senso di mistero e meraviglia, come se il bosco stesso fosse un libro aperto, ricco di codici segreti da interpretare. Questa dimensione quasi magica del racconto è accentuata dalla maestria con cui è stato realizzato.
La magia del cinema immersa nella natura
Il codice del bosco non è solo un documentario: è un invito a riscoprire il legame profondo tra l’uomo e la natura. La pioggia battente e le notti insonni diventano parte integrante della narrazione, trasportando gli spettatori in un mondo dove il silenzio del bosco e il rumore della tempesta si fondono in un’unica esperienza sensoriale. Ogni immagine, ogni suono, contribuisce a creare un’atmosfera che invita alla riflessione e alla contemplazione.
Dettagli del film
- Regia: Alessandro Bernard, Paolo Ceretto
- Distribuzione: OpenDDB
- Durata: 94 minuti
- Origine: Italia, 2025
Questo documentario si configura quindi come un’opera necessaria, capace di sensibilizzare il pubblico su temi ambientali cruciali attraverso il linguaggio visivo del cinema. La bellezza delle Dolomiti, ferite ma resilienti, emerge in tutta la sua potenza, invitando tutti a riflettere sul nostro impatto sul pianeta.