Omaggio a Sarah Maldoror al 66° Festival dei Popoli

Il 66° Festival dei Popoli rende omaggio alla regista Sarah Maldoror con una retrospettiva delle sue opere più significative.

Il Festival dei Popoli: un’importante vetrina per il cinema documentario

Il Festival dei Popoli, che si svolgerà a Firenze dal 3 al 9 novembre, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il cinema documentario. Quest’anno, la rassegna si distingue con un tributo speciale a Sarah Maldoror, una figura iconica della regia che ha saputo raccontare attraverso il suo lavoro le complessità del colonialismo e il ruolo delle donne nella lotta per l’indipendenza. La retrospettiva, organizzata in collaborazione con la Calliope Arts Foundation, si inserisce nel progetto Women Trailblazers in Documentary Cinema, volto a far risaltare le voci di registe influenti che sono state dimenticate dalla storia del cinema.

La vita e l’opera di Sarah Maldoror

Nata Marguerite Sarah Durados, Sarah Maldoror ha dedicato gran parte della sua carriera a esplorare e documentare le guerre di liberazione delle ex colonie portoghesi. Il suo lavoro si distingue per la profonda attenzione al contributo delle donne in questi conflitti. Scomparsa nel marzo 2020, Maldoror ha viaggiato in tutto il mondo, da Algeri a Parigi, da Bogotà a Mosca, impegnandosi instancabilmente per la giustizia e la libertà. La regista è nota per il suo film Sambizanga, realizzato nel 1972, considerato il primo lungometraggio diretto da una regista africana.

Le opere in retrospettiva

Durante il festival, saranno proiettate 12 opere significative di Sarah Maldoror, tra cui Sambizanga. La proiezione avverrà alla presenza di Annouchka de Andrade, figlia della regista, che si è dedicata al restauro e alla diffusione delle opere della madre. La retrospettiva includerà anche film come Monangambé (1969), Aimé Césaire, un homme une terre (1976), e Portrait de Assia Djebar (1987), offrendo così uno spaccato della carriera e dell’impatto di Maldoror nel panorama cinematografico.

Un tributo necessario

Il direttore artistico del festival, Alessandro Stellino, ha sottolineato l’importanza di questo tributo: “Quello che tributeremo a Sarah Maldoror è un omaggio doveroso e sentito. Non solo è una delle registe più rilevanti della storia del cinema, ma anche un’artista unica che ha raccontato per oltre mezzo secolo la natura dispotica del colonialismo.” La retrospettiva non è solo un modo per onorare Maldoror, ma anche un richiamo a riflettere sull’importanza dell’arte come strumento di lotta e di civiltà.

Informazioni sul festival

Il Festival dei Popoli non è solo un evento dedicato alla celebrazione del cinema documentario, ma rappresenta anche un’opportunità per il pubblico di scoprire storie straordinarie e voci inedite. Oltre alle retrospettive, il festival offre una serie di eventi, workshop e conferenze che arricchiscono l’esperienza degli spettatori. Gli appassionati di cinema non dovrebbero perdere l’occasione di partecipare a questo evento unico, in cui il passato e il presente del cinema si intrecciano in un dialogo vivo e stimolante.

Scritto da Staff

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