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Alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista Stefano Sollima ha presentato la sua attesissima serie, Il Mostro, dedicata al noto caso del Mostro di Firenze. Questa miniserie, in arrivo su Netflix il 22 ottobre 2025, si propone di esplorare non solo i crimini, ma anche le sfumature della natura umana e il concetto di male.
Un nuovo approccio al caso del Mostro di Firenze
La serie si distacca dalla tradizionale narrazione di ricerca e cattura del colpevole, addentrandosi in un racconto più complesso e sfumato. Sollima ha dichiarato di volere offrire episodi monografici sui vari sospetti coinvolti nel caso, evitando di sposare un’unica tesi. Questo approccio consente di abbracciare tutte le versioni della storia, rendendola più autentica e coinvolgente.
Il caso del Mostro di Firenze, che ha segnato l’Italia a partire dal 1968, è ancora oggi oggetto di dibattito e mistero. La miniserie mira a portare alla luce non solo gli aspetti storici, ma anche le dinamiche psicologiche che circondano tali eventi. Lo sceneggiatore Leonardo Fasoli ha sottolineato come la violenza e le atrocità, pur appartenendo a un passato lontano, siano oggi più che mai attuali, riflettendo una cultura che continua a produrre atti di violenza contro le donne.
Collaborazione e rispetto per la verità storica
Per garantire una rappresentazione accurata degli eventi, il team di produzione ha incluso un consulente storico, il quale ha fornito informazioni dettagliate sulla cronologia dei fatti. Questa scelta ha permesso di mantenere un alto livello di autenticità, fondamentale per il rispetto nei confronti delle vittime e degli eventi storici trattati. Sollima ha evidenziato l’importanza di questa figura, che ha guidato la troupe e gli attori nel comprendere la gravità e la delicatezza della materia.
Inoltre, per onorare la specificità culturale della cosiddetta “pista sarda”, è stato scelto un cast interamente composto da attori sardi. Questa decisione ha conferito un ulteriore livello di autenticità e responsabilità al progetto. Gli attori stessi hanno descritto l’esperienza come un’opportunità per esplorare le parti più oscure dell’umanità senza cadere nel giudizio morale, cercando di rappresentare la complessità dei personaggi coinvolti.
Riflessioni sulla trasposizione di una storia complessa
Alla domanda di una possibile continuazione della serie, Sollima ha chiarito che l’intento non è quello di creare un racconto infinito sul Mostro di Firenze, ma di focalizzarsi su un’angolazione meno conosciuta, per portare chiarezza e ordine in una vicenda così intricata. La narrazione, quindi, non si limita a raccontare i fatti, ma si propone di esplorare il male da una prospettiva interna, gettando luce su aspetti meno noti delle indagini.
La serie Il Mostro si propone non solo come un thriller avvincente, ma anche come un’importante riflessione sulla violenza e l’ingiustizia che colpiscono le donne, un tema di grande attualità. L’approccio di Sollima permette di approfondire le implicazioni socioculturali di una storia che, sebbene radicata nel passato, continua a influenzare il presente.