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Russell Crowe è uno degli attori più apprezzati e amati di Hollywwod, capace di passare da ruoli fortemente drammatici a quelli più comici fino a vestire i panni dell’eroe nei film d’azione. Ecco la filmografia completa.
Un attore che è riuscito a risorgere dopo alcuni film flop dal punto di vista della critica e degli incassi, per poi affermarsi definitivamente come uno degli interpreti più amati del panorama attoriale hollywoodiano, grazie alla sua capacità di cambiare aspetto fisico e accento per entrare in totale sintonia con i personaggi.
Gli esordi
Russell Ira Crowe nasce a Wellington (Nuova Zelanda) il 7 aprile 1964 e sin da piccolo comincia a frequentare i set cinematografici grazie ai genitori che si occupavano dell’allestimento del catering.
A 4 anni si trasferirà con la famiglia nella vicina Australia dove scoprirà la sua passione per la musica che lo porterà a lasciare la scuola da ragazzo per perseguire il suo sogno nel campo musicale, mantenendosi con alcuni lavori saltuari come animatore turistico.
Grazie alla sua abilità canore girerà l’Australia con vari spettacoli musicali sino a quando non sarà notato e scelto per il ruolo di protagonista in Skinheads (Geoffrey Wright, 1992), che gli valse il premio come miglior attore protagonista dell’Australian Film Istitute.
Skinheads ottiene un buon apprezzamento dalla critica internazionale e la sua performance viene notata da Sharon Stone, che in veste di produttrice e attrice, decide d’ingaggiarlo per il film western Pronti a Morire (Sam Raimi, 1995), dove sarà circondato da molte star del cinema come Leonardo Di Caprio e Gene Hackman.
Per il giovane Russel Crowe è un’esperienza fondamentale della sua carriera, ma il film si rivela un fiasco su tutta la linea.
Dopo alcuni film minori arriva la rinascita e l’affermazione con L.A. Confidential (Curtis Hanson, 1997) in cui Crowe può mostrare tutto il suo talento nel tratteggiare un personaggio psicologicamente complesso.
Questa pellicola lo porterà alla sua prima nomination all’Oscar e ad una certa fama nel circuito hollywoodiano che conta.
La consacrazione con il Gladiatore
La nomination all’Oscar non sembra portargli fortuna dato che non riceverà ingaggi in film rilevanti fino al 2000 quando il leggendario Ridley Scott lo vorrà come protagonista nel colossal storico Il Gladiatore (2000), per il ruolo del generale romano Massimo Decimo Meridio.
Il film ottiene un immediato successo globale diventando subito un cult e facendogli vincere l’Oscar come miglior attore protagonista, diventato da quel momento un’icona immortale della storia del cinema.
L’anno dopo sarà diretto da Ron Howard in un altro cult del cinema contemporaneo: A Beautiful Mind (2001) nel ruolo del matematico John Nash per cui vincerà un BAFTA, un Golden Globe e la terza nomination al premio Oscar come attore protagonista.
Il sodalizio con Ridley Scott e le ultime interpretazioni
Dopo Il Gladiatore comincerà un duraturo sodalizio con Ridley Scott, che lo porterà ad interpretare Un’ottima annata – A Good year (2006), American Gangaster (2007), Nessuna Verità (2008) e Robin Hood (2010).
Nell’ultimo film figura anche come produttore e che gli fruttano buoni successi critici e commerciali.
Dopo alcuni anni un po’ anonimi torna a riacquista fama e notorietà grazie al musical Les Misérables (Tom Hooper, 2012), in cui fa sfoggio della sua passione per la musica e il canto, nel ruolo dell’ispettore Javert.
Di grande successo anche la performance nella divertentissima commedia The Nice Guys (Shane Black, 2016) nei panni di un disilluso e violento picchiatore, accanto a Ryan Gosling.
Ma l’anno dopo si impegna anche nel remake de La mummia, sotto la direzione di Alex Kurtzman e con Tom Cruise, che viene stroncato da critica e pubblico.
Il suo ritorno sullo schermo è arrivato nel 2020 con Il giorno sbagliato (Derrick Borte),che lo vede protagonista nei panni del sociopatico Tom Cooper in un thriller violento e sanguinolento.