Un viaggio attraverso il cinema di Boyle – Guida completa

Immaginate di trovarvi nel bel mezzo di una crisi esistenziale, seduti in una sala buia, dove il tempo sembra essersi fermato e l’aria è densa di attese. ...

Immaginate di trovarvi nel bel mezzo di una crisi esistenziale, seduti in una sala buia, dove il tempo sembra essersi fermato e l’aria è densa di attese. Questo è il contesto in cui si inserisce la masterclass di Danny Boyle, un regista che ha saputo mescolare la genialità con il cinismo, e che torna a far parlare di sé con il suo ultimo lavoro, “28 anni dopo”. Ma chi se ne frega della sua carriera? Chi se ne importa delle sue opere premiate? La verità è che siamo tutti un po’ stufo di queste celebrazioni, eppure eccoci qui, schiavi del gossip e della curiosità malata.

Un viaggio attraverso il cinema di Boyle

Danny Boyle è un tipo strano. Da “Trainspotting” a “The Beach”, ha sempre avuto il gusto di mostrare il lato oscuro della vita, quel lato che molti preferirebbero tenere nascosto sotto il tappeto. E adesso, dopo otto Oscar, il nostro amico torna con una nuova visione della follia umana. Ma davvero avete voglia di perdervi nei suoi racconti? Perché, diciamocelo, chi ha voglia di sentire un’altra storia di sopravvivenza in un mondo post-apocalittico? Eppure, eccoci di nuovo, a cercare di capire cosa è successo ai sopravvissuti di “28 giorni dopo”. Il film si preannuncia come un mix di orrore e meraviglia, un cocktail di segreti e atrocità che farà ribollire il sangue.

La masterclass: un evento da non perdere?

La masterclass, che si terrà alla Casa del Cinema di Roma, è un’occasione che sembra quasi un invito al circo. Dalle 12.00 in punto, il regista si esibirà in una sorta di show, mentre noi, poveri spettatori, ci dibattiamo tra l’ammirazione e la noia. E che dire dell’anteprima? I primi ventotto minuti di “28 anni dopo” saranno mostrati, come se fosse un regalo di compleanno. Ma quanto può essere avvincente vedere un gruppo di sopravvissuti che si ritrovano a combattere contro il virus della rabbia? Sarà una merda colossale o un capolavoro?

Un cast da urlo e una trama ingarbugliata

E ora, parliamo del cast. Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes… nomi che fanno tremare i polsi, ma chi ci crede davvero? Il film promette di portare sul grande schermo orrori e meraviglie, come se avessimo bisogno di un altro motivo per sentirci in ansia. E il piccolo gruppo di sopravvissuti su un’isola? Lasciatemi indovinare. Uno di loro decide di avventurarsi nel mondo esterno e trova… un’orda di infetti e segreti che fanno accapponare la pelle. Ma chi ha voglia di vedere un altro film che parla di sopravvivenza? Non sarebbe meglio rimanere a casa con Netflix?

La questione della gratuità

E per aggiungere un tocco di ironia a tutta la faccenda, la masterclass è gratuita. Certo, basta ritirare un coupon, ma chi ha tempo per queste sciocchezze? Si fa tutto per il “fino ad esaurimento posti”, come se ci fosse una folla di fan pronti a lanciarsi per un posto in prima fila. Ma chi è davvero interessato a sentire un regista che parla del suo lavoro? Facciamo un bel respiro e chiediamoci: vale davvero la pena?

In fin dei conti, Boyle è solo un uomo che racconta storie, e noi siamo qui a cercare di capire se queste storie ci interessano. Ma dopotutto, il cinema è un’arte, e come tutte le arti, può anche essere una grande perdita di tempo. E voi, che deciderete di fare? Restare a casa o affrontare la folla per un assaggio di banalità?

Scritto da Staff

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