Un viaggio nell’horror di Nicolas Cage

È davvero un bel casino quello che stiamo vivendo, non trova. Nicolas Cage, simbolo di una carriera che oscilla tra il sublime e il ridicolo, si è gettato...

È davvero un bel casino quello che stiamo vivendo, non trova? Nicolas Cage, simbolo di una carriera che oscilla tra il sublime e il ridicolo, si è gettato a capofitto nel mondo dell’horror, come un kamikaze con una pistola carica e un bicchiere di whiskey in mano. Ma chi lo ha mai fermato? All’età di 61 anni, l’attore sembra voler dimostrare che non è solo un buffone spacciato per genio, ma che ha anche una certa consapevolezza di come il suo nome possa attrarre i fan dell’orrendo. Eppure, all’ombra di questo talento, si nasconde la figura di un uomo in crisi, un debitorino disperato che accetta qualsiasi progetto, da film che sembrano girati in una cantina a quelli che potrebbero essere considerati cult… ma solo da chi ha bevuto un po’ troppo. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa combina questo Cage, in un viaggio tra il macabro e l’assurdo.

Un viaggio nell’horror di Nicolas Cage

Partiamo da una delle prove più discutibili della sua carriera recente: “Pay the Ghost”. Qui Cage interpreta un padre in preda al dolore per la perdita del figlio, che si ritrova a combattere contro uno spettro che, ogni Halloween, fa sparire i pargoli. Siamo seri, non è che sia proprio il massimo, no? Ma non finisce qui. L’attore si lancia in un noir di Paul Schrader, “Cane mangia cane”, e poi si butta nell’overacting più sfrenato con “Mom and Dad”, dove le sue doti attoriali si trasformano in una caricatura di sé stesso. Immagini un padre che, insieme alla moglie Selma Blair, si trasforma in un mostro che cerca di ammazzare i propri figli. È un po’ come vedere un film di Jim Carrey, ma con meno risate e più ansia.

Da revenge a horror psichedelico

Ma la vera follia arriva con “Mandy”, dove Cage si trasforma in un vendicatore in cerca di sangue, il tutto condito con un tocco di LSD e atmosfere psichedeliche. La sua faccia insanguinata è diventata virale, così come il suo modo di interpretare il dolore e la vendetta, quasi a voler dire: “Prendete o lasciate”. E che dire di “Il colore venuto dallo spazio”? Qui Cage si confronta con l’orrendo Lovecraft, ma non si ferma: diventa custode di un locale infestato in “Prisoners of the Ghostland”, dove il suo personaggio deve affrontare bambole assassine. Perché? Perché Cage è Cage, e nessuno può fermarlo.

La follia continua

Se pensate che la lista si fermi qui, vi sbagliate di grosso. Cage ha anche avuto l’onore di interpretare il Conte Dracula in “Renfield”, eppure, sembra che la sua carriera continui a oscillare tra il successo e il fallimento. “Dream Scenario” di Kristoffer Borgli, dove Cage appare nei sogni degli sconosciuti, è un tentativo di riflessione sulla sua figura nella cultura pop. Sarà un capolavoro o solo un’altra stronzata? Chi lo sa. E “Longlegs”? Beh, ci troviamo di fronte a un serial killer che ricorda sia Charles Manson che Marilyn Manson: un mix perfetto di ansia e inquietudine.

Genio o buffone?

Allora, Nicolas Cage horror è davvero un genio o solo un buffone? In dieci anni ha affrontato Halloween, genitori assassini, vendette, maledizioni e persino il Necronomicon. Insomma, ha fatto di tutto e di più, eppure la risposta resta in sospeso. È un gioco di prestigio o una farsa? La risposta la lasciamo a voi, ma una cosa è certa: Cage continua a far parlare di sé, tra meme e risate. E voi, cosa ne pensate? Siete pronti a seguirlo in questo viaggio tra l’orrendo e il divertente? Ma chi ha tempo per pensarci? La vita è troppo breve per prendersi sul serio.

Scritto da Staff

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