Una trama che fa venire voglia di sbadigliare

Immaginate di trovarvi di fronte a un Dracula che non è solo un mostro affamato di sangue, ma un romantico in preda all'ossessione per un amore perduto. Lu...

Immaginate di trovarvi di fronte a un Dracula che non è solo un mostro affamato di sangue, ma un romantico in preda all’ossessione per un amore perduto. Luc Besson, dopo anni di silenzio e battaglie legali, torna a far parlare di sé con “Dracula: A Love Tale”. Ma perché diavolo dovremmo interessarci a un altro adattamento di questa storia? Ah, già, perché il regista promette di farci vedere il vampiro sotto una luce totalmente nuova, come se avessimo bisogno di un’altra visione della solita farsa. Eppure, ci troviamo a contare i giorni fino al 30 luglio, quando il film arriverà nelle sale francesi, mentre noi qui in Italia rimaniamo a chiederci se anche noi avremo il privilegio di vederlo.

Una trama che fa venire voglia di sbadigliare

Il film, girato tra Finlandia e Francia, ci promette un Dracula che, udite udite, si concentra sulla dimensione sentimentale del romanzo di Bram Stoker. Davvero? Un amore eterno che dura 400 anni? Besson, che pare aver passato troppo tempo a leggere romanzi rosa, ci assicura che questa è la storia d’amore definitiva. Ma chi se ne frega se non ci sono più i buoni vecchi vampiri che ci terrorizzavano? “Ci sono stati molti adattamenti di Dracula”, dice Besson, “ma c’è sempre un aspetto che mi manca: l’amore”. Ma per favore, non ci racconti favole!

Un cast che promette ma non convince

Caleb Landry Jones, che ha già lavorato con Besson, interpreta il protagonista, e non possiamo fare a meno di chiederci: chi lo ha convinto a prendere parte a questo scempio? L’attore stesso ammette di essere stato “sorpreso” dalla proposta, come se Besson avesse lanciato una bomba e lui fosse rimasto a guardare. Ma non ci illudiamo, non è il primo a cadere in questa trappola. E nel cast ci sono anche nomi noti come Zoe Blue e Christoph Waltz, ma quanto di buono possono fare in una storia che sa di già visto?

Un’ossessione per la verità

Besson sembra volerci convincere che la verità storica di Dracula è fondamentale. Ma, per favore, non ci parli di Vlad III, il sanguinario, come se questo potesse dare un senso a tutto. “La vera magia del cinema”, dice, “è camminare sul confine tra realtà e finzione”. Ma, diciamolo chiaramente, il confine è così sfocato che potremmo anche dire che stiamo guardando un documentario sui gatti siberiani. La realtà è che stiamo solo cercando di riempire un vuoto con un’altra storia d’amore melensa.

Un’ossessione per il passato che non convince

Il trailer promette un viaggio attraverso quattro secoli di cambiamenti estetici e sociali. E noi ci chiediamo: è davvero questo ciò di cui abbiamo bisogno? La continuità di un progetto così ambizioso? La verità è che il pubblico è stanco di storie che si prendono troppo sul serio. Siamo in cerca di divertimento, di qualcosa che ci faccia ridere, non di un’altra storia d’amore straziante tra un vampiro e una mortale. Ma Besson sembra convinto che stia facendo un favore a tutti noi.

In conclusione, possiamo solo sperare che “Dracula: A Love Tale” non si riveli l’ennesima delusione. Ma con tutto il clamore che si sta creando attorno, è difficile credere che ci regalerà qualcosa di davvero originale. Forse, semplicemente, ci ritroveremo a ridere amaramente delle scelte di un regista che ha perso la bussola. Ma, chi lo sa? Magari ci sorprenderà. O forse no. In ogni caso, l’importante è che le poltrone in sala siano comode, perché ci aspetta un’altra serata di cinema che potrebbe rivelarsi un vero e proprio incubo.

Scritto da Staff

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