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Il mondo del cinema e della musica si intreccia in modi sorprendenti. Un esempio affascinante è la collaborazione tra il musicista Krano e il regista Francesco Sossai. In particolare, la colonna sonora del film Le città di pianura rappresenta un viaggio sonoro che esplora le radici culturali e le tradizioni venete.
Questo progetto celebra la bellezza della musica folk e racconta storie profonde e autentiche legate al territorio.
Un viaggio tra folk e psichedelia
Krano, il cui vero nome è Marco Spigariol, ha una carriera musicale ricca e variegata, avendo militato in band come i Vermillon Sands e i Movie Star Junkies. Dopo un periodo di riflessione e ricerca personale trascorso sulle colline di Valdobbiadene, Marco ha pubblicato nel 2016 l’album Requiescat In Plavem, un lavoro che mescola sonorità country e tematiche legate alla storia del Veneto, dalle memorie della prima guerra mondiale alle influenze musicali degli anni ’70.
Le tracce di un racconto emotivo
Con il film di Sossai, Krano ha ripreso il discorso musicale intrapreso in precedenza, arricchendolo con nuove sfumature. La colonna sonora si compone di quindici brani che spaziano dal folk contemporaneo al post-rock, creando un’atmosfera unica con chitarre distorte, suoni ambientali e testi in dialetto veneto. Un esempio emblematico è il brano Gueramamatera, dove l’artista esplora melodie complesse, creando un’esperienza sonora che riflette il viaggio alcolico dei protagonisti del film, trasformandolo in un’esperienza quasi psichedelica.
Il significato delle canzoni
Ogni traccia della colonna sonora racconta una parte della storia dei personaggi, come nel caso di Ti e More Film, che catturano le follie e le avventure dei protagonisti. Al contrario, il brano Lentius, Profundius, Siavius – Solus offre un momento di profonda riflessione, scandendo i momenti più intensi del film con una gravità che lascia il segno. Questa varietà di stili e atmosfere rende la colonna sonora un elemento fondamentale per la narrazione.
Workaholica: un inno alla fuga
Un pezzo che spicca particolarmente è Workaholica, dove l’on the road alcolico dei protagonisti diventa una fuga dalla realtà. Qui, una voce intensa e una batteria ritmata si intrecciano a chitarre che si sfidano in un dialogo di distorsioni, creando un’energia travolgente. Questo brano, insieme agli altri, dimostra come la musica possa fungere da potente strumento narrativo, capace di evocare emozioni e atmosfere in modo straordinario.
Eventi dal vivo a Perugia e Avellino
Coloro che desiderano vivere dal vivo questa esperienza musicale avranno l’opportunità di assistere a due eventi speciali. Il primo si terrà il 3 dicembre presso il cinema PostModernissimo di Perugia, dove Krano si esibirà con una selezione dei brani tratti dai suoi album Requiescat In Plavem e Lentius Profundius Suavius. L’ingresso è gratuito e sarà possibile prenotare i posti online.
Un’altra data imperdibile è quella del 7 dicembre, quando Krano si esibirà al Laceno d’Oro Film Festival presso il Libero spazio d’arte di Avellino. Questi appuntamenti rappresentano un’occasione unica per immergersi nella magia della colonna sonora di Le città di pianura e per apprezzare dal vivo l’arte di un musicista che continua a esplorare le proprie radici attraverso la musica.