Radu Jude: il regista che sfida la crisi del cinema rumeno

Radu Jude, il controverso regista rumeno, esplora il cinema contemporaneo e le sfide sociali della Romania in un'intervista provocatoria.

Quando si parla di cinema rumeno, non si può ignorare il peso della crisi che attanaglia non solo il settore, ma l’intera società. Radu Jude, regista noto per le sue opere provocatorie come “Kontinental ’25” e “Sesso sfortunato o follie porno”, non è certo uno che si tira indietro di fronte a questo disagio. Arrivato al festival di Biografilm per ritirare il Celebration of Lives Award 2025, si è trovato a discutere di argomenti che fanno tremare le vene e i polsi, come la crisi del cinema e l’impatto dei social media. E chi non si sentirebbe un po’ in crisi oggi, con un mondo che sembra ribaltarsi ogni secondo?

Un cinema in crisi?

Jude, in modo provocatorio, afferma che “molti parlano di crisi del cinema”. Ma che cazzata! Siamo davvero sicuri che il cinema sia in crisi, o è solo una scusa per giustificare film di merda? La verità è che le crisi si susseguono e si trasformano, come un amante distratto che cambia idea a metà della notte. I social media, che tanto si biasimano, sono una benedizione e una maledizione. Sì, ci danno la possibilità di spettegolare e di alimentare fake news, ma ci aprono anche a nuove forme di espressione. E chi non ama un bel gossip cinematografico? Forse è questo il futuro del cinema: un dialogo continuo tra realtà e finzione, tra social e celluloide.

Il ruolo dei social media

Ma andiamo al sodo: i social media stanno davvero cambiando il nostro modo di percepire il cinema? Jude non ha dubbi. “Il confine tra realtà e finzione è sempre più labile”, dice. E lo dice con una nonchalance che fa pensare. Tutti quei post su Instagram, quelle storie su TikTok, che esplorano il mondo del cinema… cosa rimane della magia del grande schermo? Forse nulla, forse tutto. La verità è che il cinema ha sempre trovato modi per reinventarsi, per adattarsi. E se questo significa abbracciare i social, allora tanto meglio. Ma, per favore, non parliamo di intelligenza artificiale. Jude si dice sconcertato da chi si fa prendere in giro da queste nuove forme di interazione. Vogliamo davvero passare il nostro tempo a chattare con un bot?

Il panorama cinematografico rumeno

Ed eccoci al cuore della questione: come si fa cinema in Romania? Jude descrive il suo paese come un luogo “pieno di contraddizioni”. E non ha torto. Da un lato, ci sono opportunità che si affacciano, dall’altro, una società che sembra sempre sull’orlo del baratro. La stabilità è un miraggio, e questo rende la vita di un cineasta un vero e proprio campo di battaglia. “Non è semplice fare cinema in un paese come il mio”, afferma. E chi può dargli torto? Ma nonostante tutto, ci sono giovani autori e autrici che sfidano le convenzioni. L’arte, in qualche modo, riesce sempre a trovare la sua strada, anche in mezzo al caos.

Un futuro incerto

Jude si sofferma sulla questione del cinema che deve “creare stimoli rilevanti”. E qui la provocazione si fa più interessante: è davvero questo il compito del cinema? Non è forse più facile produrre un film che diventa subito un fenomeno virale, una sorta di junk food per il cervello? Ma Jude è chiaro: il suo obiettivo è lasciare un segno, non semplicemente intrattenere. “Il cinema rumeno è vivo”, dice, e le nuove generazioni sono pronte a dimostrarlo. Ma la vera domanda è: il pubblico è pronto a riceverlo? O continueremo a preferire la comodità di un film dimenticabile, piuttosto che affrontare una realtà che ci scomoda e ci fa riflettere?

Se ci si aspetta di trovare risposte facili in questo dialogo, ci si sbaglia di grosso. La situazione del cinema rumeno è complessa e, come ogni opera d’arte, è destinata a evolversi. E chissà, forse “Kontinental ’25” porterà una ventata di aria fresca nelle sale italiane in autunno. Ma fino ad allora, ci ritroviamo a guardare il mondo del cinema con occhi critici, cercando di capire se riusciamo a sopportare la verità o se preferiamo rifugiarci nella finzione. Ma chi ha davvero voglia di affrontare la realtà quando ci sono così tante distrazioni disponibili?

Scritto da Staff

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