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Immaginate di trovarvi in una sala affollata, con l’aria carica di emozione e aspettativa. È qui, al Palais des Festivals, che Robert De Niro, icona del cinema mondiale, ha condiviso momenti preziosi della sua carriera e della sua vita personale. Non si è trattato di un semplice incontro per celebrare i suoi successi, quanto piuttosto di un’opportunità per scavare nel profondo di ciò che ha plasmato l’uomo e l’attore che conosciamo oggi. In compagnia dell’artista visivo JR, De Niro ha aperto le porte della sua memoria, rivelando il suo legame con il padre e l’importanza della famiglia nella sua vita.
Un viaggio attraverso la memoria
Durante la conversazione, De Niro ha parlato della scoperta dei diari di suo padre, Robert De Niro Sr. “Quando ho trovato i quaderni e i diari, ho sentito che era arrivato il momento di leggerli”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di riflettere sul passato. A 81 anni, l’attore sente il bisogno di immergersi in se stesso, in un processo di esplorazione che, come afferma lui stesso, non ha una scadenza precisa. Questo approccio alla vita e al lavoro è emblematico della sua personalità, un uomo che ha sempre cercato di andare oltre le apparenze.
La famiglia e il legame con le radici
Un tema ricorrente nell’incontro è stato il legame con la famiglia. De Niro ha raccontato di come ha mantenuto intatto lo studio di suo padre: “Era importante per me, per i miei figli, per i miei nipoti. Dovevano sapere chi era”. La sua ricerca delle origini in Italia, Irlanda e Germania ha contribuito a forgiarne l’identità, un aspetto che è emerso chiaramente nel dialogo. Non è solo un attore, ma un uomo che ha imparato a conoscere se stesso attraverso le storie della sua famiglia.
Riflessioni sul cinema e la sua evoluzione
Parlando della sua carriera, De Niro ha ricordato come la prima intuizione sia fondamentale nel suo lavoro. “In The Irishman, Joe Pesci dice: ‘Se hai dubbi, non averne’”, ha affermato, lasciando trasparire la sua visione artistica. Ha citato alcuni dei suoi attori preferiti e film che lo hanno colpito, come “The sea of grass” di Elia Kazan e “Shane” di John Ford. La passione per il cinema è palpabile, e raccontando delle sue esperienze al cinema comico sulla 42esima strada, è facile percepire quanto sia profondo il suo amore per l’arte.
Arte e politica: una visione personale
In un momento particolarmente intenso dell’incontro, De Niro ha parlato del rapporto tra arte e politica. “Le persone devono avere il diritto di prendere decisioni democratiche. Chi è al potere non vuole mollare”, ha detto, esprimendo un pensiero chiaro sulla situazione attuale. La sua voce risuona come quella di un artista impegnato, consapevole del potere che ha nel comunicare e nell’influenzare.
Un’eredità da lasciare
Il culmine del suo intervento è stato un richiamo all’azione: “Il punto è continuare a fare. Senza sapere esattamente dove stiamo andando”. Questa frase, che riassume tanta della sua filosofia, lascia un segno. Con la Palma d’Oro onoraria consegnata da Leonardo DiCaprio, il Festival di Cannes ha reso omaggio a un attore che ha segnato un’epoca, ma che, più di ogni altra cosa, desidera lasciare un’eredità per le generazioni future.
In questo spirito di riflessione e scoperta, l’incontro tra De Niro e JR è stato molto più di un semplice dialogo: è stata una celebrazione della vita, dell’arte e della memoria. E chissà, forse anche un invito a tutti noi a prendere il tempo necessario per esplorare le nostre radici e le storie che ci definiscono.