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Un legame profondo con il mare
Il documentario Breath, diretto da Ilaria Congiu, si apre con una suggestiva introduzione che mostra Ilaria da piccola, mentre parla del suo profondo legame con il mare. Questo legame non è solo biologico, ma esistenziale, risalendo fino ai momenti più intimi della sua vita, come il periodo di gestazione, dove l’acqua diventa un simbolo di protezione e appartenenza. La regista non si limita a presentare un’opera cinematografica, ma offre uno spaccato della sua vita, una sorta di restituzione personale che rende il documentario ancor più significativo.
La storia di Francesco Congiu
Al centro della narrazione vi è la figura di Francesco Congiu, padre di Ilaria e fondatore di un’azienda di pesce congelato in Senegal. La sua storia è il fulcro attorno al quale si sviluppa una riflessione più ampia sul cambiamento climatico e sull’inquinamento marino. Attraverso il racconto di Francesco, Ilaria intreccia il suo vissuto familiare con le sfide globali che minacciano l’ecosistema marino. La pesca artigianale, rappresentata da pescatori come Ibrahima Samb e Domenico Mendolia, viene contrapposta alla pesca industriale, mettendo in luce le tensioni che sorgono tra tradizione e modernità.
Personaggi e testimonianze
Il documentario presenta cinque personaggi chiave, ognuno dei quali offre un punto di vista unico sull’ecosistema marino. Silvio Greco, biologo e docente, sottolinea l’importanza della pesca per oltre un miliardo di persone nel mondo, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza ambientale. Rym Benzina Bourguiba, fondatrice dell’associazione tunisina La Saison Bleue, lavora incessantemente per sensibilizzare la popolazione sulla tutela delle coste. Infine, Alessia Zecchini, apneista romana, si prepara per le sue immersioni, simboleggiando il legame tra uomo e mare.
Una narrazione avvincente
La scelta di Ilaria Congiu di apparire nel film è un chiaro segno del suo coinvolgimento emotivo. Alternando interviste, riprese in mare e materiali d’archivio, Breath riesce a costruire una narrazione coinvolgente. La regista fa riferimento a opere significative come quella di Vittorio De Seta, evocando il contrasto tra la pesca di un tempo e quella moderna. Questo approccio narrativo sottolinea la fragilità del mare, definito il nostro polmone blu, e l’urgenza di prendersene cura.
Il messaggio del documentario
Uno dei temi più forti che attraversano Breath è l’ansia per il futuro, soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici. Questo viene messo in evidenza nel dialogo finale tra padre e figlia, dove le generazioni si confrontano su una visione comune del futuro. Il documentario riesce a trasmettere un messaggio di speranza e responsabilità, invitando gli spettatori a riflettere sul loro rapporto con il mare e sulle scelte che influenzano l’ambiente.
Dettagli tecnici
- Regia: Ilaria Congiu
- Distribuzione: Mescalito Film
- Durata: 72 minuti
- Origine: Italia, Francia, Tunisia, 2025