Werewolves: un b-movie apocalittico tra lupi e follia

Werewolves offre un mix di azione e follia, trasformando l'orrore in una commedia involontaria.

Il nuovo film Werewolves, diretto da Steven C. Miller e interpretato da Frank Grillo, si presenta come un’interessante fusione tra horror e azione, ispirandosi a classici del genere. Immaginate un mondo in cui, a causa di un raro fenomeno astronomico, la popolazione si trasforma in lupi mannari per una notte intera. Questa premessa, più che spaventosa, si rivela un terreno fertile per momenti di pura follia e comicità involontaria, dando vita a un b-movie che sembra voler divertirsi tanto quanto spaventare.

Trama e sviluppo del film

La storia inizia con un evento astronomico noto come “Superluna”, che risveglia un gene latente negli esseri umani, causando la trasformazione della gente in feroci lupi mannari. Un anno dopo, con l’arrivo di un’altra Superluna, la popolazione si prepara a barricarsi in casa, armata e pronta a difendersi dall’inevitabile attacco. Wesley, interpretato da Frank Grillo, è un ex soldato e biologo molecolare che vive con la sua famiglia e lavora a un siero progettato per proteggere le persone dalla trasformazione. Tuttavia, il piano si complica quando il siero fallisce, innescando una serie di eventi catastrofici.

Personaggi e dinamiche

Il cast di Werewolves offre una gamma di personaggi che vanno dal protagonista Wesley, al vicino di casa estremista, che incarna una caricatura dell’americano medio pronto a difendere il proprio territorio. Questa figura esilarante, con la sua t-shirt “WOLF KILLER”, aggiunge un elemento di satira sociale, rendendo il film non solo un horror, ma anche un commento su alcune dinamiche culturali americane. Il contrasto tra la serietà della minaccia e i comportamenti stravaganti dei personaggi crea un mix di tensione e comicità che si rivela tanto divertente quanto inquietante.

Regia e stile visivo

Steven C. Miller, noto per il suo lavoro in film d’azione e horror, porta in Werewolves uno stile visivo che si distacca dalla CGI e si avvicina a una rappresentazione più tangibile dei lupi mannari. Le scelte stilistiche, seppur con qualche limite di budget, riescono a trasmettere una certa matericità, rendendo le trasformazioni meno artificiali. Tuttavia, non mancano momenti in cui l’assurdità regna sovrana, come quando un lupo mannaro si ferma a lavarsi la faccia in una fontana, lasciando lo spettatore perplesso e divertito.

Critiche e ricezione

Nonostante i tentativi di creare tensione e paura, il film è stato accolto con recensioni miste, con molti critici che sottolineano come la mancanza di coerenza narrative possa farlo apparire più come una commedia che come un horror. Le sequenze d’azione, per quanto spettacolari, non riescono sempre a trasmettere il terrore previsto, e il film si muove su un filo sottile tra il divertente e il ridicolo. Tuttavia, la scelta di mantenere una certa autenticità nei costumi e nelle trasformazioni è apprezzata, dimostrando che con creatività si possono superare i limiti di un budget ridotto.

Conclusione

In sintesi, Werewolves riesce a catturare l’attenzione con la sua premessa originale e i momenti di pura follia, anche se non riesce a lasciare un’impronta duratura nel panorama cinematografico attuale. Gli appassionati di film horror e b-movie troveranno sicuramente elementi di divertimento, mentre gli amanti del genere potrebbero rimanere delusi dalla mancanza di coerenza e dalla superficialità di alcune scelte narrative. In ogni caso, questo film rappresenta un’opportunità per godere di un’ora e mezza di azione travolgente e momenti esilaranti, perfetto per una serata di svago.

Scritto da Staff

La crisi del cinema americano e le proposte di Trump

Recensione di When It Rains in LA: un’orrenda esperienza cinematografica