Wonder – White Bird: una storia di empatia e gentilezza

Il bullo Julian riceve la visita di sua nonna che, attraverso il racconto della sua infanzia nella Francia occupata dai nazisti, cerca di insegnargli la gentilezza.

Nella giornata mondiale dedicata alla gentilezza, Notorious Pictures, in collaborazione con Medusa Film, rilascia il trailer di Wonder – White Bird, diretto da Marc Forster, in uscita nelle sale italiane il 4 gennaio.

Wonder – White Bird: la trama

Si tratta di uno spin-off del film del 2017, diretto da Stephen Chbosky, Wonder. Questo lungometraggio campione d’incassi racconta la commovente storia di August Pullman, un bambino con la sindrome di Treacher Collins, che per la prima volta si trova a frequentare una scuola pubblica, affrontando difficoltà di accettazione. In questo nuovo capitolo, vediamo Julian (Bryce Gheisar), il bullo espulso dalla scuola dopo aver trattato male August, che tenta di adattarsi al nuovo istituto in cui si è iscritto. Sua nonna Sara (Helen Mirren) decide quindi di raccontargli la sua dolorosa infanzia, per insegnargli la gentilezza. La donna, infatti, quando era una giovane ragazza ebrea (Ariella Glaser) ha dovuto affrontare la vita nella Francia occupata dai nazisti. Grazie al suo amico Julien (Orlando Schwerdt), è stata nascosta e protetta in un capanno: un grande gesto di coraggio che le ha salvato la vita.

La forza della gentilezza

Tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, il film di Marc Forster (Il cacciatore di aquiloni, Non così vicino) riprende il personaggio di Julian e gli permette di crescere, attraverso il racconto di una storia che non può lasciare indifferenti. Una regia delicata accompagna le parole della nonna del ragazzo e trasporta lo spettatore nella Francia occupata, durante la Seconda Guerra Mondiale. Helen Mirren narra dell’infanzia spensierata del suo personaggio, di come il mondo le sembrasse magico e incantato, il pericolo nazista pareva così lontano. Nel momento più difficile, è proprio il compagno di classe più emarginato dagli altri studenti a trovare il coraggio e la sensibilità per salvare Sara. È lui a riportare l’elemento fiabesco nella vita della ragazza, nonostante le difficoltà e la minaccia di un futuro in bilico. Le sequenze legate alla rappresentazione delle fantasie dei due adolescenti commuovono e riportano la luce nel buio del momento peggiore della Storia. I ragazzini usano l’immaginazione per sfuggire ad una realtà che vorrebbe piegarli. Grazie alla loro forza d’animo, riescono a portare lo straordinario in un ordinario terribile e mostruoso.

La speranza nell’arte

Il racconto prezioso della nonna tocca nel profondo il nipote Julian ed arriva fino allo spettatore. L’obiettivo è quello di insegnare l’empatia, mettersi nei panni degli altri, vincendo l’indifferenza con la gentilezza. Con questo intento, Forster assegna al cinema stesso e all’arte in generale un ruolo centrale all’interno della storia. Il fascio di luce della sala, in cui lo stesso Julien lavora come proiezionista, diventa il bagliore della speranza negli occhi della piccola Sara quando riceve le visite del suo amico e possono immaginare insieme di viaggiare per il mondo. Gli schizzi e gli scarabocchi che la ragazza crea durante il suo isolamento sono un faro di speranza di fronte alle atrocità della guerra. Attraverso la sua arte, Sara riesce a comunicare agli altri il suo vissuto e l’importanza di avere il coraggio di essere gentili.

Con Wonder, Chbosky ha voluto portare il pubblico a riflettere sulla superficialità delle apparenze, esplorando le difficoltà di chi è diverso. La stessa sensibilità la ritroviamo in Wonder – White Bird, in cui Forster riflette sul significato stesso di umanità. La tragedia della Seconda Guerra Mondiale raccontata attraverso le parole della nonna di Julian non può far altro che colpire lo spettatore nel profondo.

Scritto da Sofia Granata

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