Spaceman, con Adam Sandler e Carey Mulligan: la recensione del film

Con "Spaceman", nuovo sci-fi con Adam Sandler e Carey Mulligan, Johan Renck si è proprio superato: la nostra recensione (entusiasta) del film

“Spaceman”, il nuovo sci-fi diretto da Johan Renck, è una cine-esperienza degna di essere vissuta. E non solo grazie all’irresistibile comicità di Adam Sandler e alle invidiabili doti interpretative di Carey Mulligan.

Un viaggio filosofico nello spazio: la recensione di “Spaceman”

“Spaceman” è uno di quei film che invita gli spettatori a compiere un vero e proprio viaggio. Si entra in sala, ci si siede sulla propria comoda poltroncina e si allacciano le cinture, pronti a partire. Il patto d’acciaio con il regista, in questo caso Johan Renck, è sottoscritto non appena si comprano i biglietti alla cassa. Non si torna indietro. Ci si dovrà imbarcare, numerose questioni esistenziali e temi filosofici s’avranno d’affrontare, riluttanze o silenzi non sono ammessi. Prendere o lasciare.

Tema del viaggio è in particolar modo la nostra connessione con gli altri, nemmeno troppo velato e l’invito del regista, rivolto a noi pubblico, ad aprire il nostro cuore, lasciandoci andare alla sana e fruttuosa reciprocità emotiva.

Grazie a una sceneggiatura ben strutturata, dialoghi profondi e performance straordinarie degli attori, “Spaceman” trasporta chi lo guarda, come detto, ben al di là dei riquadro dello schermo, o addirittura al di fuori della sala cinematografica, invitando a riflettere: chi siamo? da dove veniamo? come amiamo?

Che cosa succederebbe se incontrassimo un essere extraterrestre? E cosa scopriremmo su noi stessi?

Spaceman: il film di Adam Sandler e Carey Mulligan

A rendere il film un “successone” sono sicuramente le strabilianti interpretazioni di Adam Sandler (voto 9) e Carey Mulligan (9+) nei rispettivi ruoli di Jakub Procházka e Lenka. I due attori brillano sullo schermo come stelle la notte di San Lorenzo, mettono in scena un amore spaziale, letteralmente intergalattico, e in generale danno ad ogni istanti l’impressione di poter emozionare il pubblico a comando, da un momento all’altro, così, senza minimamente sforzarsi o darlo a intendere. Insomma, due Attoroni con la A maiuscola.

Sandler e Mulligan, avvinti e stretti uno all’altro da una chimica palpabile, ci fanno rivivere e ripensare tutte le dinamiche di coppia e d’amore che quotidianamente caratterizzano le nostre relazioni romantiche, seppur terrene, a differenza della loro. Entrambi gli attori riescono infatti a trasmettere con maestria le sfumature emotive dei loro personaggi, dalla disperazione alla speranza, toccando le corde più profonde dello spettatore.

Scritto da Guido Ferretti

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